Hanno lo stesso gelido distacco e insensibilità dei personaggi del libro di Moravia i protagonisti del film di Leonardo Guerra Seràgnoli “Gli indifferenti”, dal 24 novembre sulle principali piattaforme on demand. Il regista ha portato quel mondo borghese nella Roma di oggi: Mariagrazia, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, e i suoi due figli, non hanno più soldi e vivono con i prestiti Leo (Edoardo Pesce), manager truffatore, amante di Mariagrazia, che in realtà ha ben altre mire.
Il regista spiega: “Il romanzo ti lasciava in uno stato di precarietà, come se fossimo sull’orlo di un precipizio. Questo tipo di emozione, di sensazione è qualcosa che noi sentivamo molto presente anche oggi, in modo anche forte. Abbiamo fatto una riflessione più interna nostra, di domandarci questo senso di precarietà, queste emozioni, questi temi trattati nel romanzo, in che modo risuonassero oggi e chi fossero gli indifferenti oggi”.
Bruni Tedeschi fa una splendida interpretazione di questa donna fragile, infantile, viziata, disperata nella richiesta d’amore, che si mostra indifferente anche di fronte ai disagi e alle sofferenze dei propri figli. Alla domanda chi siano secondo lei gli indifferenti oggi l’attrice risponde: “Penso che lo siamo noi tutti, e che dobbiamo, io per prima, prendere coscienza del fatto che questa specie di egoismo che ci fa accelerare il passo, non guardare una persona vicina che non sta bene, non guardare quello che succede nelle nostre società di ingiusto. Dovremmo veramente, non una volta per tutte, però quotidianamente, però avere coscienza che questo egoismo non porta felicità”.
Il figlio di Mariagrazia, interpretato da Vincenzo Crea, all’inizio sembra l’unico a volersi ribellare a quel mondo ipocrita, ma pian piano si adegua a quell’ambiente lascivo e torbido. Sarà solo sua sorella Carla, impersonata nel film da Beatrice Grannò, che in qualche modo proverà a rompere quella raggelante indifferenza.