Gli indigeni invadono la capitale Bogotà per parlare col presidente

In due anni, 200 di loro uccisi. Le tribù chiedono il rispetto degli accordi siglati nel 2016 VIDEO

BOGOTà

Una vera e propria invasione di Bogotà. Le strade della capitale colombiana domenica sono state occupate da migliaia e migliaia di persone appartenenti alle comunità indigene che chiedono un incontro con il presidente Ivan Duque. Le comunità denunciano le violenze nei loro territori e il mancato rispetto degli accordi siglati nel 2016 con i guerriglieri delle Farc. Secondo i leader della protesta dall’ascesa al potere di Duque nel 2018 quasi 200 indigeni sono stati uccisi. Nonostante l’accordo per il disarmo delle Farc, le aree indigene sono territorio di narcotrafficanti e soggette alle violenze dell’Eln, i guerriglieri dell’Armata di liberazione nazionale che ancora combattono la loro guerra contro lo Stato.