Gli insetti nella dieta? Cominciamo dal ridurre lo spreco alimentare

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Chef Massimo Bottura creates a meal from Thanksgiving leftovers in NPR's kitchen. "The leftover is a big problem if you don't have a vision, if you don't have the knowledge of what you can do," he says. Above, he checks the breadcrumbs to make sure they're dry and fine enough to turn into a pasta called passatelli.

Per lo chef Massimo Bottura, che ha portato le tre stelle Michelin sulle colline piacentine e che, applicando le tecniche della cucina francese a quella tradizionale, è decollato divenendo portabandiera della cucina italiana nel mondo a partire dalla sua osteria Francescana a Modena, le cose fondamentali sono “portare il meglio del passato nel futuro” e “unire etica ed estetica”. A chi gli domanda cosa pensi dei novel food e dell’uso di insetti nella dieta, Bottura risponde che prima di pensare a cibi aggiuntivi bisogna darsi da fare nella “lotta allo spreco”. Come nel refettorio Ambrosiano da lui creato nel 2015 in collaborazione con la Caritas Ambrosiana e oltre 60 chef, che, in occasione dell’Expo, recupera circa 15 tonnellate di eccedenze alimentari, accogliendo quotidianamente 90 persone. “In questo momento abbiamo un problema molto più grosso che è lo spreco e quindi noi stiamo producendo del cibo per 12 miliardi di persone e siamo 7 miliardi e quasi 1 miliardo di persone non ha niente da mangiare. Sprechiamo 1,3 bilioni di tonnellate di cibo ogni anno, un trilione di mele, pensa quante torte di mele puoi fare e quanta gente puoi sfamare”, ha detto Bottura a margine di un convegno organizzato alla Luiss su “Il cibo di qualità: i motivi del successo italiano”.