Gli Onorevoli a lavoro: 284 leggi in 45 mesi di legislatura, meno dl ma di ‘peso’

L’OSSERVATORIO Cresce l’iniziativa dell’esecutivo con 229 norme approvate contro le 52 di iniziativa parlamentare

montecitorio_votazionecamera

Quasi 4 decreti legislativi al mese (la media mensile e’ di 3,82), circa 2 decreti legge ogni 30 giorni (1,91 la media mensile), almeno 2 leggi di conversione ogni mese. E’ l’iniziativa normativa del governo che sale sul podio piu’ alto, con 229 leggi approvate su proposta dell’esecutivo, contro le 52 leggi di iniziativa parlamentare. Tuttavia, in termini assoluti, il numero dei decreti legge diminuisce rispetto al passato, anche se il loro ‘peso’ rappresenta circa la meta’ della grandezza complessiva di tutte le leggi approvate. Infine, in media occorrono al Parlamento circa 50 giorni per convertire in legge un decreto. E’ la fotografia scattata al 15 dicembre del 2016, a tre anni e nove mesi dall’inizio della XVII legislatura (avviata il 15 marzo del 2013), per mano dell’Osservatorio sulla legislazione, struttura interservizi della Camera, incardinata al Servizio Studi, che svolge attivita’ di documentazione e di analisi sulle tendenze della legislazione e sui temi della qualita’ e della semplificazione normativa. Nel dettaglio, sono 284 le leggi approvate da inizio legislatura: il ‘grosso’ e’ rappresentato da leggi di ratifica di Accordi o Trattati europei o internazionali, in tutto 120, pari al 42,26%. Al secondo posto le leggi di conversione dei decreti legge, pari a 71, che rappresentano il 25% dell’attivita’ normativa. Al terzo posto le 63 leggi ordinarie (pari al 22,18%). Seguono 15 leggi di bilancio (5,28%), 8 leggi europee (2,82%), 6 leggi collegate e 1 legge costituzionale.

GOVERNO SUL PODIO Nel complesso, gli atti normativi da inizio legislatura e aggiornati al 15 dicembre del 2016, sono: 284 leggi, 84 decreti legge, 176 decreti legislativi, 25 regolamenti di delegificazione. Ma ad essere interessante e’ il dato relativo all’iniziativa legislativa: delle 284 leggi totali, ben 229 (pari all’80,63%) sono di iniziativa governativa; al secondo posto, ma distanziata, l’iniziativa parlamentare, che ha prodotto 52 atti normativi (pari al 18,31%). Fanalino di coda l’iniziativa regionale, con 1 sola legge. Mettendo sotto la lente di ingrandimento l’attivita’ normativa del governo, i decreti legge totali da inizio legislatura al 15 dicembre risultano essere 84. Di questi, solo 2 sono i decreti convertiti in legge senza subire alcuna modifica durante l’iter parlamentare, rispetto al testo originario varato dal Consiglio dei ministri. Sono invece 68 i decreti convertiti in legge con modifiche al testo, 12 quelli decaduti e 2 in corso di conversione (il dato dell’osservatorio, pero’, si riferisce al 15 dicembre e alla Gazzetta Ufficiale del 14 dicembre). ‘Spacchettando’ l’attivita’ normativa dei governi della XVII legislatura, risulta che: l’esecutivo Monti in 43 giorni (dalla data delle elezioni il 24-25 febbraio 2013 fino al primo giorno della nuova legislatura) ha emanato 3 decreti, tutti convertiti con modifiche. Il governo Letta, in carica per 299 giorni, ha emanato 25 decreti, di cui 22 convertiti con modifiche, nessun decreto e’ divenuto legge senza subire cambiamenti al testo, 3 quelli decaduti. Infine, il governo Renzi, in carica per poco piu’ di 1.000 giorni, ha varato 56 decreti, 2 quelli convertiti senza modifiche, 43 divenuti legge con cambiamenti, 9 quelli decaduti (o confluiti in altri provvedimenti), 2 in corso di conversione. Quanto all’iter parlamentare dei decreti, 68 sono quelli approvati dal Parlamento con modifiche rispetto al testo originario. In 60 casi e’ stata sufficiente una sola lettura tra Camera e Senato, e le modifiche sono state apportate esclusivamente dalla Camera che ne ha iniziato l’esame . Nei restanti casi, e’ stata necessaria una doppia lettura in uno dei due rami del Parlamento.

VOTO DI FIDUCIA Inoltre, risulta che ben la meta’ delle leggi di conversione di decreti e’ stata approvata con voto di fiducia: il 50% delle leggi di conversione e’ stato approvato con voto di fiducia, in 17 casi ripetuto in entrambe le Camere. Nello specifico, sempre secondo i dati forniti dall’Osservatorio sulla legislazione della Camera e aggiornati al 15 dicembre, il governo Letta ha posto la questione di fiducia 7 volte su 6 disegni di legge di conversione; il governo Renzi ha posto la questione di fiducia 48 volte su 29 disegni di legge di conversione. Mettendo a confronto la produzione normativa della XVI legislatura con la legislatura attuale, in entrambi i casi, e fatte le dovute differenze e proporzioni derivanti appunto dalla diversa durata – quasi 5 anni per la scorsa legislatura, mentre quella attuale e’ in corso da tre anni e 9 mesi – emerge come l’attivita’ normativa del governo assuma un ruolo sempre piu’ centrale. La XVI legislatura, che ha avuto inizio a fine aprile del 2008 ed e’ terminata ufficialmente il 14 marzo del 2013 (anche se le Camere sono state sciolte il 22 dicembre del 2012), ha visto succedersi due governi e due presidenti del Consiglio (il IV governo Berlusconi e il governo tecnico di Monti): al 15 gennaio del 2013 erano 805 gli atti normativi di rango primario totali, di cui 118 decreti legge. L’iniziativa normativa del governo e’ stata di 292 leggi approvate, pari al 76,04% del totale, contro il 20,83% dell’iniziativa parlamentare.

I TEMPI Nella legislatura attuale, la XVII, al 15 dicembre 2016, dei 569 atti normativi totali emanati, 284 sono leggi, 176 decreti legislativi, 84 decreti legge e 25 regolamenti di delegificazione. In particolare, le 284 leggi totali emanate (con una media mensile di oltre il 6%) sono cosi’ suddivise: 1 legge Costituzionale (il ddl Boschi non viene calcolato in quanto bocciato dal referendum dello scorso 4 dicembre); 71 le leggi di conversione di decreti legge (con una media mensile di 1,58) che rappresentano un quarto dell’intera produzione di leggi, pari al 25%; 15 le leggi di bilancio (che comprendono le leggi di Stabilita’, di Bilancio, assestamento, rendiconto); 6 le leggi collegate alla manovra finanziaria; 120 le leggi di ratifica (con una media mensile di 2,53), che incidono per il 42,26% sul totale; 8 le leggi europee e 63 le altre leggi ordinarie (22,18% del totale dell’attivita’ normativa). Dal punto di vista temporale, la maggior parte dei decreti legge sono stati convertiti in un tempo superiore ai 50 giorni (calcolato dalla data di presentazione alle Camere del disegno di legge di conversione): per 49 leggi di conversione e’ occorso un periodo compreso tra i 50 e i 60 giorni. Solo per 2 leggi di conversione dei decreti sono bastati tra i 20 e i 29 giorni. I tempi non cambiano di molto con la fiducia: delle leggi di conversione sulle quali il governo ha posto la fiducia, per 23 di esse e’ stato necessario un periodo superiore ai 50 giorni. L’Osservatorio, infine, fotografa il ‘film della legislatura’: “inizia con ritmi concitati. I primi due anni (2013 e 2014) presentano un’intensa produzione normativa, concentrata in un numero relativamente ridotto di leggi.

MENO DL Il 2015 fa segnare un aumento nel numero delle leggi approvate, che pero’ risultano mediamente molto piu’ brevi rispetto ai precedenti due anni; per il 2016 un numero limitato di leggi, mediamente di dimensioni contenute. I decreti legge fanno segnare una traiettoria simile: sono molti nei primi due anni, che segnano due inizi (della legislatura prima e del Governo Renzi poi): rispettivamente, 24 e 27; diminuiscono a 22 nel 2015; sono appena 10 nei primi dieci mesi del 2016: un dato comparabile soltanto al numero di decreti-legge emanati nella seconda meta’ degli anni sessanta (furono 12 nel 1969; 14 nel 1966; 8 nel 1965). Nei 43 mesi e mezzo della legislatura (fino alla data del 31 ottobre 2016) si registra dunque una sensibile diminuzione delle decisioni legislative assunte con i decreti legge, che diminuiscono sia in termini assoluti, sia in termini dimensionali. Su tale diminuzione, particolarmente accentuata dal 2015, possono avere inciso diversi fattori, tra i quali la durata e l’andamento della legislatura”. In particolare, “la diminuzione si verifica in coincidenza con i primi 21 mesi della Presidenza Mattarella, mentre la fase finale della presidenza Napolitano coincide con la fase iniziale del Governo Renzi, quando l’uso del decreto-legge e’ politicamente necessario per dare segnali di attivismo e di volonta’ riformatrice. Cosi’, in undici mesi e quasi mezzo il Presidente Napolitano firma 28 decreti-legge; il Presidente Mattarella, in 21 mesi (dato aggiornato al 31 ottobre 2016) firma 27 decreti”.