Politica

“Gli scafisti si sono fatti furbi, ora arrivano con le mini-barche”

Deluso e scettico, dalla politica e dalle istituzioni. E, non ha tutti i torti, avendo vissuto ben venticinque anni in prima persona – come sindaco e come cittadino – l’annosa questione degli sbarchi dei migranti a Lampedusa. “I primi arrivi si sono registrati nel corso della mia prima sindacatura”, dice Salvatore Martello, primo cittadino dell’isola delle Pelagie. Era il 1993 e da allora “sono cambiate soltanto le norme, ma il problema è rimasto”. Ora, sembra che gli scafisti abbiamo cambiato strategia dopo il caso Diciotti: da tre settimane arrivano sull’isola imbarcazioni con non più di venti-trenta migranti a bordo.

Signor sindaco, altri centottanta migranti sono appena approdati a Lampedusa.

“Nessuno parla degli sbarchi che si susseguono da circa tre settimane. A quanto pare i “piccoli” sbarchi non fanno notizia, ma questo non significa che a Lampedusa non arrivano più migranti. Al di là del bailamme che c’è stato con le grandi navi, infatti, sono continuate ad arrivare due-tre imbarcazioni a settimana con dieci-venti-trenta migranti a bordo”.

Da quanti anni oramai persistono questi sbarchi sulla sua isola?

“Sono cominciati nel 1993, nel corso della mia prima sindacatura. Sono trascorsi venticinque anni è nulla è cambiato. O meglio, è cambiato il modo di gestire l’accoglienza, sono cambiate diverse norme, ma a Lampedusa continuano ad arrivare migranti che dai barconi vengono portati al centro accoglienza. E via così, da venticinque anni. E il sindaco, su tutto ciò, non ha nessuna competenza. Il centro è gestito da una cooperativa che proprio due mesi fa ha vinto l’appalto. Mentre a capo c’è la Marina militare e la prefettura di Agrigento”.

Come si può dare una seria svolta?

 “Io non sono il ministro dell’Interno. Non abbiamo questa facoltà di pensare così in grande”.

E’ una polemica nei confronti di Matteo Salvini?

 “Assolutamente no. Io non faccio polemica con nessuno. Quello che dico è un dato di fatto: tutti affermano che non ci sono più sbarchi e invece ci sono, tutti dicono che non ci sono rimpatri da Lampedusa, invece ci sono. È un dato inconfutabile che non può smentire nessuno”.

A proposito di dati, gli ultimi di Frontex, parlano del 62 per cento in meno di sbarchi in Italia nel mese di agosto. Visto da Lampedusa può essere veritiero?

“Sono diminuiti i migranti in arrivo in Italia? Nessuno dice di no, ma va detto che sono pure aumentati gli sbarbi. Fino a quando si fa speculazione politica, questo problema non sarà mai risolto”.

Cosa chiede al governo Conte?

“A me interessa una cosa sola: come verrà collocata Lampedusa nei piani dell’esecutivo? Finora di scritto non abbiamo ricevuto nulla. Quindi, aspettiamo che il governo ci dia delle indicazioni, dopodichè diremo la nostra su eventuali disposizioni che verranno prese”.

Avete Malta distante poco più di centosettanta chilometri. Come vede la polemica tra le autorità maltesi e il governo italiano?

 “Non esiste il problema Italia-Malta, esiste il problema Italia-Europa. Se ci sono delle convenzioni tra Bruxelles e Roma, devono essere rispettate, se non vengono rispettate da parte dell’Ue il governo italiano si attivi. Che poi sui migranti l’Ue ha adottato in tutti questi anni un comportamento menefreghista, è un’altra cosa. Ma è il governo italiano che deve fare sentire la sua voce. L’Europa ha sempre agito elargendo risorse all’Italia: ‘tieni i soldi e pensaci tu’. E così s’è fatto in tutti questi anni. Ma non è dando soldi e assumendo un comportamento menefreghista che si risolve il problema”.

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