Gli svizzeri hanno detto “sì” oggi a una nuova legge sulla sicurezza che rafforza i poteri dei servizi d’intelligence, che potranno sorvegliare i servizi di comunicazione e le attività su internet. Secondo le prime stime sul risultato del referendum, il “sì” ha ottenuto il 66 per cento. Le urne sono state chiuse a mezzogiorno e le stime hanno un margine d’errore del più o meno 3 per cento. La leggera stata votata dal parlamento nel 2015, ma un’alleanza formata da Partito socialista, dai Verdi e da organizzazioni come il Partito pirata hanno lanciato un referendum, denunciando che questa norma rappresenta una minaccia per la libertà d’espressione su internet. Finora i servizi elvetici non avevano il diritto di raccogliere informazioni, se non quelle di dominio pubblico o quelle raccolte da altre autorità.