Cronaca

Usa ok a vaccino Johnson&Johnson: basta una sola dose

E’ stato autorizzato dalla Food and Drug Administation degli Stati Uniti il vaccino anti Covid-19 prodotto da Johnson&Johnson. Si tratta del terzo ok da parte delle autorità statunitensi a un vaccino, dopo quelli a Pfizer-BionTech e Moderna. Gli Stati Uniti sono il primo Paese nel quale il vaccino, prodotto dalla multinazionale celebre per i prodotti per l’igiene, sarà utilizzato. Per l’Europa si ipotizza l’autorizzazione nel corso del mese di marzo.

A differenza degli altri vaccini attualmente disponibili, quello di Johnson&Johnson prevede la somministrazione di un’unica dose e per essere conservato non necessita di potenti refrigeratori, ma di normali temperatura da frigorifero domestico. Le prime consegne sono previste in America nei prossimi giorni; l’azienda si è impegnata a consegnare 100 milioni di dosi entro giugno. Date le caratteristiche del vaccino da più parti si ipotizza che questo nuovo vaccino possa rappresentare una svolta nelle procedure di immunizzazione della popolazione.

Il vaccino anti Covid di Janssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, “credo sia in dirittura d’arrivo. Nei primi 15 giorni di marzo potrebbe arrivare la decisione dell’Agenzia europea dei medicinali Ema” sull’approvazione. Ad annunciarlo è Armando Genazzani, rappresentante italiano nel comitato tecnico Chmp dell’Ema, ai microfoni di ’24Mattino’ su Radio24. Quanto alle forniture che verranno messe a disposizione dopo l’ok europeo, “come per tutte le altre aziende che hanno i vaccini approvati la produzione aumenterà nel corso del tempo molto velocemente”, aggiunge Genazzani che è anche docente di Farmacologia all’università del Piemonte Orientale.

Alle persone che si sono ammalate di Covid-19 e sono guarite si potrà somministrare una sola dose di vaccino? “E’ possibile che si vada in questa direzione”, supportata da “un fortissimo razionale biologico”, risponde Genazzani. E’ un “tema scientificamente molto interessante. Si può immaginare che chi ha avuto il Covid sintomatico, e quindi sa di averlo avuto perché in quel momento ha fatto il tampone, abbia già ‘visto’ il virus e abbia bisogno solamente di un ‘ricordo’, quindi di una singola dose di vaccino. Ci sono dei dati che stanno in qualche maniera suggerendo che questa è una strategia possibile. Questi dati non sono completi”, ha precisato l’esperto, però “si può immaginare che le persone che non hanno mai visto il virus abbiano bisogno di due dosi di vaccino, mentre per quelle che hanno già avuto il Covid basti il richiamo”.

Quanto è efficace

Stando alle analisi pubblicate dalla Food and Drug Administration Usa dopo la sperimentazione su 45mila persone, il vaccino contro il Coronavirus sviluppato da Johnson & Johnson non solo è monodose, con evidenti vantaggi sulla tempistica della campagna vaccinale, ma è anche efficace e sicuro e fornisce una forte protezione contro la grave malattia e la morte dovute a Covid-19. Il siero nella fase di sperimentazione ha dimostrato di avere un tasso di efficacia complessiva del 72%, che sale all’86% nel caso di forme gravi, sebbene con una flessione per gli over 60. Arriva poi all’87,8% nel bloccare le infezioni asintomatiche. Inoltre, presenta al momento effetti collaterali notevolmente inferiori rispetto a Pfizer e Moderna, senza segnalazioni di gravi reazioni allergiche. Il farmaco ha anche mostrato una discreta efficacia contro la variante sudafricana.

Il vaccino sperimentale Janssen è compatibile con i canali di distribuzione dei vaccini standard. Se autorizzato, si stima che il vaccino monodose sperimentale rimanga stabile per due anni a -20 °C, di cui almeno 3 mesi possono essere conservati nella maggior parte dei frigoriferi standard a temperature tra i 2° e gli 8 °C. Il vaccino sfrutta la piattaforma vaccinale AdVac® dell’azienda, che è stata utilizzata anche per sviluppare e produrre il regime vaccinale contro l’Ebola e costruire i suoi vaccini sperimentali contro i virus Zika, RSV e HIV. A differenza dei vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna, che memorizzano le istruzioni in RNA a filamento singolo, questo utilizza DNA a doppio filamento. Il team di Johnson & Johnson ha utilizzato un adenovirus modificato che può entrare nelle cellule ma non può replicarsi al loro interno o causare malattie.

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