Glicemia alta, tutti evitano questo frutto ma commettono un grave errore: consumato così è un toccasana per la salute
Sono tanti gli alimenti che escludiamo in caso di glicemia alta, ma alcuni di questi fanno in realtà bene alla salute.
La glicemia alta, nota anche come iperglicemia, si verifica quando i livelli di zucchero nel sangue superano i valori normali. Questo fenomeno può essere temporaneo o cronico e spesso è legato a disturbi metabolici come il diabete. I sintomi più comuni includono sete eccessiva, minzione frequente, stanchezza e visione offuscata.
Le cause dell’iperglicemia possono variare e includono una dieta ricca di carboidrati, mancanza di attività fisica, stress e insufficienza nell’assunzione di farmaci o insulina per chi è affetto da diabete. Anche alcune malattie e infezioni possono contribuire a un aumento temporaneo dei livelli di zucchero nel sangue.
La gestione della glicemia alta richiede un approccio integrato che comprende una dieta equilibrata, attività fisica regolare e, se necessario, farmaci prescritti dal medico. Adottare uno stile di vita sano e seguire un piano di cura personalizzato può prevenire episodi di iperglicemia e le complicazioni a lungo termine.
Nelle cosiddette credenze popolari si pensa che il consumo della frutta può peggiorare i casi di glicemia alta, in realtà è totalmente l’opposto ovviamente con un consumo moderato. Esistono infatti alcuni tipi di frutta che sono veri e propri toccasana per l’iperglicemia. Spesso infatti la frutta, oltre che essere ricca di acqua e vitamine, contiene minerali e soprattutto riesce a saziare.
Le pesche per la glicemia alta
Un classico frutto che fa benissimo in caso di iperglicemia è la pesca. La pesca contiene molta acqua e quindi sazia, contiene potassio, fosforo, magnesio e calcio. Infine ma non meno importante contiene vitamina C e aiuta a lottare contro i radicali liberi.
Pur essendo ricca di zuccheri, non rappresenta un pericolo per la glicemia perché il glucosio, che è lo zucchero contenuto nella frutta, è molto più facile da gestire per il nostro apparato digerente. Una pesca non contiene molte calorie, circa 30, ed è ricca di fibre che servono proprio a contrastare la glicemia alta.
Il giusto consumo
Ovviamente nel consumo della frutta, in questo caso delle pesche, non bisogna esagerare ma neanche avere un approccio timido. È possibile consumare una pesca al giorno, anche due se sono piccole, insomma la quantità corretta è circa 150 grami al giorno. Questo permette di ridurre la glicemia sia per gli iperglicemici che per chi soffre di diabete di tipo 2.
Per ottenere il miglior risultato possibile è consigliato consumare le pesche con la buccia. Per questo è sempre meglio acquistare frutta biologica e di certa provenienza così da avere la certezza che non sia stata trattata con agenti chimici di nessun tipo.