Sepolta e a lungo dimenticata, la testa di una statua di Lenin gigante farà a breve ritorno nella capitale tedesca, un quarto di secolo dopo la caduta del Muro di Berlino. Allora la testa di granito dell’ex leader sovietico fu sepolta in una foresta a sud-est della città. A ritrovarla ora il regista americano Rick Minnich: “Posso capire che abbiano voluto tirarla giù, perché Lenin come il comunismo e altra roba non era più di moda. Ma ho pensato che fosse strano che la seppellissero in una foresta. Poi la gente cominciò a venire qui e a staccare pezzi della statua, questo sarebbe il motivo per cui l’hanno ricoperta. Un ottimo modo per aiutare la gente a dimenticare”. Un tempo la statua di Lenin sovrastava Berlino Est. Ma dopo la caduta della cortina di ferro divenne oggetto della rabbia dei cittadini. Ci vollero mesi per trasportare il monumento, diviso in 120 pezzi, nella foresta. Anche allora apparve un’azione controversa: “La distruzione di questo monumento è un attacco alla nostra cultura”, commentò Edith Ahl, componente del comitato di difesa di Lenin.Appena si riuscirà a riportarla in superficie la testa del rivoluzionario bolscevico andrà a far parte di una mostra di 100 statue. La curatrice Andrea Theissen: “Queste statue rappresentano una testimonianza storica. Non possiamo selezionare ciò che la storia vuole mostrarci o no. Al contrario, abbiamo il dovere di dire ciò che è accaduto. Poi ogni persona si formerà la sua opinione”. La squadra che si occupa degli scavi dovrà tuttavia attendere, perché i lavori mettono a rischio una colonia di lucertole. (Immagini Afp)