Google ha confermato la chiusura per i consumatori di Google+, il social network lanciato nel 2011 per contrastare Facebook e risultato il più grande fallimento della controllata di Alphabet. L’annuncio è legato a un’altra conferma: un bug ha potenzialmente esposto i dati associati a un massimo di 500mila account di Google+.
Viene così confermato quanto aveva anticipato il Wall Street Journal, che per primo aveva detto che il colosso tech aveva evitato di annunciare l’incidente per timore di sollevare l’attenzione dei regolatori e di compromettere la sua reputazione finendo per essere paragonato al social network guidato da Mark Zuckerberg. Google ha detto di non avere prove che i dati dei profili potenzialmente a rischio siano stati compromessi o che gli sviluppatori fossero consapevoli del bug. L’incidente chiama in causa nome e cognome di un utente, il suo indirizzo email e quello di casa, l’occupazione, il genere e l’età.
Per Google si tratta di un passo falso visto che il gruppo fino ad ora aveva evitato scandali legati alla tutela della privacy che invece hanno colpito in più occasioni Facebook; a marzo il più grande social network al mondo accusò Cambridge Analytica di avere “impropriamente condiviso” i dati di 87 milioni di suoi utenti e a fine settembre annunciò un attacco hacker a danno di 50 milioni di account. Google+ verrà chiuso nell’arco dei prossimi 10 mesi visto che il 90% degli iscritti ci trascorre meno di 5 secondi per sessione, ha spiegato il gruppo; resterà attiva la versione per aziende. Al Nasdaq il titolo Alphabet ha perso l’1% a 1.155,92 dollari.