I governatori leghisti tornano alla carica, Maroni-Zaia: referendum autonomia a primavera
ELECTION DAY I due presidenti hanno inviato una lettera a Gentiloni e Minniti richiamando la pronuncia della Corte Costituzionale
I referendum consultivi sull’autonomia lombarda e veneta si “terrano comunque nella primavera prossima” anche nel caso in cui il governo si opponga alla richiesta di election day con le amministrative. E’ quanto fanno sapere Roberto Maroni e Luca Zaia che hanno inviato una lettera a Paolo Gentiloni e Marco Minniti con cui hanno formalizzato la richiesta di accorpare la consultazione con la data delle prossime amministrative. “Qualora non dovesse giungere una positiva risposta – si legge nella missiva -, comunque le Regioni dovranno attivarsi per assicurare il corretto e regolare svolgimento dei referendum regionali nella primavera prossima, con conseguente aggravio di costi per i cittadini rispetto alle economie che si potrebbero conseguire permettendo l’abbinamento delle consultazioni”.
ELECTION DAY “In considerazione della recente pronuncia della Corte Costituzionale, con cui sono stati dichiarate ammissibili due richieste di referendum abrogativo di carattere nazionale, nonche’ dell’imminenza delle prossime elezioni amministrative, siamo ancora un volta a chiedere che, in applicazione del principio dell’election day, si preveda di far coincidere la data del referendum regionale con la prossima consultazione referendaria nazionale o con le elezioni comunali, con conseguente notevole risparmio di spesa per tutte le Amministrazioni coinvolte”, scrivono i due governatori, nella missiva indirizzata al presidente del Consiglio e al ministro dell’Interno e inviata anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al ministro per gli Affari regionali Enrico Costa. “Cio’ – precisano -, nella convinzione che la necessita’ di una gestione attenta delle risorse pubbliche non possa che incontrare la sensibilita’ di tutti i livelli istituzionali, in considerazione delle imprescindibili esigenze di risparmio e di contenimento della spesa pubblica del tutto evidenti nel contesto dell’attuale congiuntura economica”.
IL PRIMO NO Non e’ la prima volta che i due esponenti leghisti fanno richiesta di poter convocare i referendum regionali in un election day. Nei mesi scorsi, Maroni e Zaia avevano domandato che i cittadini lombardi e veneti potessero esprimersi in coincidenza con il referendum costituzionale del 4 dicembre. Ma il governo non ha accolto la loro richiesta. “Con precedenti note – ricostruiscono infatti nella missiva i due governatori -, Regione Lombardia e Regione del Veneto hanno, rispettivamente, avanzato richiesta di fissazione di un’unica data per lo svolgimento dei referendum consultivi regionali sull’autonomia e del referendum confermativo, di cui all’articolo 138 della Costituzione per l’approvazione della recente Riforma costituzionale, secondo il principio dell’election day”. “In data 19 luglio 2016 – proseguono Maroni e Zaia – e’ stata inoltre inviata una lettera congiunta al governo, in cui abbiamo chiesto di avere riscontro, in tempi brevi, alle precedenti richieste, ritenendo, in caso contrario, di dovere prendere atto della mancata disponibilita’ del governo allora in carica a consentire lo svolgimento abbinato delle consultazioni referendarie in un unico giorno. Purtroppo, nessuna nota e’ pervenuta dal governo allora in carica”.