La Gran Bretagna potrebbe essere costretta a noleggiare mercantili e organizzare spedizioni straordinarie di alimentari, medicine e altri generi di prima necessità, in caso di un mancato accordo sulla Brexit: l’allarme è scattato ieri a una riunione del gabinetto di Theresa May, durante il quale – secondo il Financial Times – i ministri hanno ascoltato una relazione sulle possibili conseguenze dell’entrata in vigore di controlli doganali con la Francia, che ridurrebbero drasticamente le capacità della tratta Dover-Calais, provocando il caos sulla Manica.
In base al resoconto della riunione fatto da alcune fonti, il ministro dei Trasporti Chris Grayling ha messo sul piatto la possibilità di noleggiare interi mercantili, o assicurare spazio aggiuntivo in cargo marittimi, in modo da fare arrivare cibo, medicine e altri generi, per fronteggiare un’improvvisa emergenza. Secondo il sottosegretario dell’Ufficio di Gabinetto David Lidington, la tratta Dover-Calais potrebbe improvvisamente funzionare solo al 25% della sua capacità, in caso di “no deal” con Bruxelles per l’uscita dall’Ue, che scatterà il 29 marzo 2019.
“Restiamo fiduciosi nella possibilità di raggiungere un accordo con l’Ue, ma è coscienzioso da parte del governo e dell’industria prepararsi a tutta una serie di scenari”, ha commentato una portavoce per il Dipartimento dei Trasporti londinese. Durissimi i commenti dal fronte anti-Brexit. Il deputato Labour David Lammy ha dichiarato, caustico, che “la Brexit è diventata una dichiarazione di guerra contro noi stessi.
Mercantili di emergenza saranno inviati per portare cibo e medicine in caso di un divorzio dall’Ue senza un accordo. Ma almeno mentre stiliamo liste di razionamento e fronteggiamo la penuria di farmaci, avremo ripreso il controllo”. La premier Theresa May ha ordinato aggiornamenti settimanali a livello governativo sui preparativi per l’uscita dall’Ue, sia con, che senza un accordo. askanews