Governo Crocetta: “Delrio? Abbiamo dato tantissimi soldi all’Anas”

FRANA ME-CT Crocetta:  “Sono già iniziati i lavori di contenimento”. La protezione civile fa spallucce: “Non è nostro compito il monitoraggio” di Giuseppe Novelli

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di Giuseppe Novelli

“In Sicilia, l’argomento frane e’ come quello usato dal cardinale Ernesto Ruffini che anni fa diceva ‘La mafia non esiste’, che come sappiamo invece esiste, cosi’ come esistono le frane. L’isola sta franando ovunque, e non siamo ancora in inverno. E’ la cruda verita’”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture della Sicilia, Giovanni Pizzo, sulla frana che ha reso inagibile l”autostrada A18. “Il problema del suolo e’ prioritario, la frana sulla Messina-Catania non e’ dovuta tanto alla pioggia quanto all’incuria dell’uomo. Le indagini della Procura di Messina – aggiunge – faranno luce su chi ha causato lo smottamento del terreno, che certamente non si muove da solo, per cui una causa c’e'”. C’e’ un’emergenza viabilita’, prosegue, “dobbiamo pur passare da qualche parte, potenziamo le autostrade del mare, o il trasporto aereo, ma le merci e le persone si devono potere muovere”. Sulle critiche del ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio alla Regione, Pizzo ha risposto: “Non voglio fare lo scaricabarile, ma vorrei ricordare che la Regione ha dato tantissimi soldi all’Anas, una Regione che non e’ mai stata avara. Noi finanziamo le societa’ dello Stato, mentre non abbiamo finanziato le strade secondarie che sono a pezzi”. Ieri, Delrio aveva definito “una situazione molto, molto seria” lo stato della viabilità in Sicilia, esprimendo le proprie preoccupazioni in particolare alla frana che ha interrotto l’A18, l’autostrada che collega Catania e Messina.

Intanto, il governatore della Sicilia ha annunciato che “sono già iniziati i lavori di contenimento del movimento franoso creatosi su un tratto dell’autostrada Messina – Catania nei pressi di Letojanni”. Rosario Crocetta ha sottolineato che “il Cas sta operando con una solerzia eccezionale con l’apertura dell’arteria orientale già 32 ore dopo l’evento franoso e affidando per somma urgenza i lavori per la parete occidentale”. Si tratta di operazioni di disgaggio, ingabbiamento e contenimento delle pareti rocciose prospicienti l’autostrada per impedire ulteriori movimenti franosi. Insomma, “il governo assicura un rapido ritorno alla normale viabilità nel giro di poche settimane”. Frattanto lievitano le polemiche sul monitoraggio e la prevenzione sui dissesti idrogeologici. Secondo il Dipartimento regionale di Protezione Civile “non è compito del Drpc il monitoraggio delle frane e dei corsi d’acqua e tale azione, qualora possano essere coinvolte infrastrutture, è ricompresa tra quelle di competenza dei titolari del bene inerenti la gestione e manutenzione, al fine di garantirne la corretta fruizione in sicurezza”.