Il presidente del Consiglio Mario Draghi ieri ha passato la giornata al lavoro a Palazzo Chigi per mettere a punto il discorso con cui oggi si presenterà al Senato per la fiducia, ma anche per preparare il G7 straordinario di venerdì. Il vertice (in videoconferenza) è stato convocato da Boris Johnson, presidente di turno. Al centro del confronto, spiegano fonti di governo, ci sarà, quasi totalmente, la pandemia da Covid-19, alla ricerca di una strategia comune per la distribuzione dei vaccini, il contrasto alla diffusione del virus e anche gli interventi per l’emergenza economica. Per Draghi sarà il debutto da premier, così come per il presidente americano Joe Biden e per il premier giapponese Yoshihide Suga.
Sul fronte interno, il presidente del Consiglio ieri ha limato il discorso, in cui ripeterà l’appello all’unità, indicando le priorità dell’azione di governo: vaccini e pandemia, tutela del lavoro, rilancio dell’economia, riforme. E naturalmente Draghi ribadirà la forte impronta europeista che avrà l’esecutivo. Una sottolineatura non formale, visto anche il confronto che si è sviluppato nella maggioranza dopo l’uscita di Matteo Salvini a La7. “L’euro è irreversibile? Solo la morte lo è”, ha detto il leader leghista, provocando la reazione del segretario del Pd Nicola Zingaretti, che aveva incontrato proprio ieri sera per cercare una “pax” di governo. “L’Euro e l’Europa sono la dimensione dove pensare e rafforzare il futuro dell`Italia. Dovrebbe essere anche superfluo ripeterlo”, la replica del numero uno Dem.
La nuova ed eterogenea maggioranza politica, del resto, deve prendere le misure e il silenzio di questi giorni di Draghi ha lasciato spazio alle diverse sensibilità e a un’attività di posizionamento. Salvini, dopo Zingaretti, dovrebbe incontrare tutti i leader in una sorta di ‘cabina di regia’. Ma l’attivismo leghista preoccupa e anche per questo Pd, M5s e Leu al Senato si premuniscono annunciando la nascita di un intergruppo parlamentare per promuovere “iniziative comuni sulle grandi sfide del Paese, dalla emergenza sanitaria, economica e sociale fino alla transizione ecologica ed alla innovazione digitale”. Una iniziativa che trova la benedizione di Giuseppe Conte, ma che crea anche malumori tra gli stessi Dem. Dopo il doppio appuntamento parlamentare, alla prova dei fatti, si vedrà se i partiti saranno in grado di trovare quel minimo comun denominatore necessario a far partire rapidamente e incisivamente l’attività di governo.
Già venerdì potrebbe tenersi il secondo Consiglio dei ministri, con lo spacchettamento e la riorganizzazione dei ministeri: il Turismo deve essere separato dalla Cultura, ma soprattutto ci sono da definire le funzioni da affidare ai nuovi dicasteri della Transizione digitale e della Transizione ecologica. Un lavoro non semplice, su cui oggi i tecnici riuniti a Palazzo Chigi hanno lavorato a lungo. Possibile che, entro la settimana, vengano anche definite le caselle di sottogoverno, con circa 40 posti da assegnare a viceministri e sottosegretari. Sempre che i partiti trovino l’accordo tra di sé e al proprio interno.