Governo recupera 33,4 miliardi con la lotta all’evasione. Meloni: cifre mai raggiunte
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Giorgia Meloni
Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, assieme al viceministro Maurizio Leo, ha delineato un quadro estremamente positivo riguardo alla lotta contro l’evasione fiscale. Secondo le cifre ufficiali, nel corso del 2024 il governo è riuscito a recuperare una somma record di 33,4 miliardi di euro, un incremento di ben 8,2 miliardi rispetto ai dati del 2022, anno precedente all’insediamento dell’attuale esecutivo. “Questi numeri rappresentano un vero e proprio primato nella storia fiscale italiana”, ha sottolineato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un video diffuso sulla piattaforma social X.
Meloni ha attribuito questo traguardo non solo all’efficienza operativa dell’Agenzia delle Entrate, ma anche a “una serie di nuove normative mirate introdotte dall’attuale governo”. Tra queste, spicca l’azione contro le cosiddette “attività apri e chiudi”, un fenomeno dove le imprese aprono e chiudono rapidamente per eludere il fisco, evitando di pagare tasse e contributi, solo per riaprire sotto nuova denominazione. “È un fenomeno che abbiamo visto particolarmente diffuso tra gli extracomunitari”, ha spiegato Meloni, specificando che nel 2024 “sono state chiuse d’ufficio quasi 6.000 attività”.
Questo intervento, oltre a salvaguardare le entrate fiscali dello Stato, offre un’importante protezione agli imprenditori onesti che soffrono della concorrenza sleale di tali pratiche elusive. Meloni ha categoricamente respinto le critiche provenienti da alcuni settori dell’opposizione politica, che accusano il governo di favorire gli evasori o di allentare le maglie del fisco. “Sono tutte bugie”, ha dichiarato la premier, ribadendo che “la nostra visione è chiara e senza compromessi: non c’è spazio per chi vuole fare il furbo, ma chi è onesto e in difficoltà merita tutto il supporto possibile dallo Stato”.
La premier ha poi evidenziato come la fiducia delle famiglie e delle imprese verso il nuovo corso fiscale si sia concretizzata in un incremento dei versamenti spontanei, con “un aumento di circa 70 miliardi in soli due anni”. Questo dato, secondo Meloni, “è la prova tangibile che la popolazione sta recependo positivamente le nuove politiche fiscali”. Inoltre, ha ricordato l’approvazione della tanto attesa riforma fiscale, la prima di tale portata dopo oltre mezzo secolo, con già “14 decreti legislativi attuativi”, puntando a un sistema tributario più equo, moderno ed efficiente.
“Insomma, vogliamo uno Stato che non opprime ma supporta la crescita e la prosperità della società, chiedendo un tributo giusto per i servizi offerti e gestendo le risorse pubbliche con la saggezza e la prudenza di un buon padre di famiglia”, ha concluso Meloni.