Con un post amaro su Twitter, prima in italiano e poi in inglese, il fisico trentino Roberto Battiston ha comunicato, martedì 6 novembre 2018, la revoca immediata del suo incarico da presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). “Oggi – ha twittato – il Ministro Bussetti con mia sorpresa mi ha comunicato la revoca immediata dell’incarico di Presidente Asi. È il primo spoil system di Ente di Ricerca. Grazie alle migliaia di persone con cui ho condiviso quattro anni fantastici di spazio Italiano. Roberto Battiston”. Trentino, sessantadue anni, Roberto Battiston era al suo secondo mandato come presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, dopo la prima nomina avvenuta nel 2014.
Ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Trento, insieme al premio Nobel Samuel Chao Chung Ting è considerato il “papà” dello spettrometro magnetico (AMS-2), dal 2011 in orbita agganciato alla Stazione spaziale internazionale, per effettuare per la prima volta misure di precisione dei Raggi Cosmici nello Spazio. È stato anche presidente della seconda commissione dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) per la Fisica Astroparticellare ed è membro del Tifpa, il nuovo Centro Nazionale dell’Infn a Trento.
L’Agenzia Spaziale Italiana, che dipende funzionalmente dal Miur, è l’ente governatiivo italiano che ha il compito di diffondere la cultura aerospaziale e coordinare sforzi e investimenti italiani nel settore. A 30 anni dalla sua fondazione, si è ritagliata un ruolo da protagonista a livello mondiale e proprio mentre si parla di Space economy, con l’ormai ex presidente Battiston aveva annunciato una nuova fase con la creazione di un fondo di Venture capital dedicato allo Spazio da 80 milioni di euro per attrarre possibili investitori internazionali e l’organizzazione a Roma della prima mostra-mercato di Space economy italiana.