Politica

Fiuggi, sarà il “Tajani day” con l’investitura a candidato premier

C’è grande attesa tra gli azzurri per l’intervento di Silvio Berlusconi che concluderà domenica, alle 13, i lavori della ‘tre giorni’ dedicata all’Europa organizzata a Fiuggi da Antonio Tajani. Per il Cav sarebbe la prima uscita pubblica dopo un’estate blindata trascorsa tra Arcore e la beauty farm di Merano, in Trentino Alto Adige, alle prese con cure disintossicanti, diete e un piccolo tagliando ai denti. Come sempre accade in prossimità di delicate scadenze elettorali (in questo caso le regionali in Sicilia e le politiche 2018), la presenza o meno del leader azzurro, sottoposto stavolta alla spada di Damocle della Corte di Strasburgo sull’incandidabilità per effetto della legge Severino, assume un’importanza politica di forte impatto mediatico. Tutti lo tirano per la giacca. C’è chi gli chiede di usare il palco della cittadina termale per rivendicare la sua leadership nel centrodestra, lanciando il guanto di sfida a Salvini e di dire una  parola chiara sul ruolo di Fi nella futura coalizione. Ma c’è anche chi, nelle ultime ore, gli suggerisce di disertare la kermesse, limitandosi a un collegamento telefonico, per evitare di caricare troppo l’appuntamento di Fiuggi e di polemizzare con gli alleati.[irp]

Berlusconi è atteso nella tarda mattinata del 17 all’Hotel Palazzo della Fonte e, da programma, dovrebbe prendere la parola alle 13. Secondo alcune indiscrezioni potrebbe persino arrivare in anticipo e presentarsi domani sera. Dalle parti di Arcore, per ora, assicurano che all”’80 per cento ci sarà”, senza specificare quando arriverà. In tanti si chiedono cosa dirà il presidente forzista: sarà il ‘Tajani day’ con l’investitura a candidato premier dell’attuale presidente del Parlamento Ue? O, come al solito, ruberà la scena a tutti e ci troveremo di fronte a un Berlusconi day, che sancirà ufficialmente la sua discesa in campo per le prossime elezioni? E ancora: Berlusconi ne approfitterà per bacchettare Salvini sulla premiership? Ribadirà la necessità di una coalizione a trazione moderata sotto la stella polare del Ppe contro l’asse populista Lega-Fdi? Annuncerà novità nell’organizzazione del partito? Il corpaccione di Fi è sempre in fibrillazione e i retroscena su una imminente ‘rivoluzione azzurra’ e il nodo delle alleanze elettorali (listone sì, listone no), non ha certo aiutato a rasserenare gli animi già agitati per l’incertezza sulla prossima ricandidatura.[irp]

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redazione