Grande voglia di centro, la “nuova” idea di Alfano. Una cosa bianca con Tosi
Il leader Ncd: “Noi abbiamo un’ambizione più grande: costruire tra Renzi e Salvini un polo in grado di vincere” di Enzo Marino
di Enzo Marino
C’è una gran voglia di centro nelle esternazioni di Angelino Alfano che, da membro del governo, leader del Nuovo centrodestra, con una serie di dichiarazioni, ha di fatto tenuto a battesimo la “cosa bianca”. Da quell’Area Popolare che sta funzionando “a macchia di leopardo” nella complicata geometria delle alleanze regionali, appare all’orizzonte una nuova formazione che sa un po’ di vecchia Dc. A bordo c’è lui, Angelino (ma per questo Ncd sta esplodendo), poi sicuramente l’Ucd di Cesa. E poi Tosi, che si porta dietro le simpatie di Passera. Dulcis in fundo le alleanze strategiche con i fittiani che lasciano capire che un pezzo (nemmeno tanto piccoli) di FI potrebbe sterzare verso la “cosa bianca”. “Le regionali saranno l’incubatore politico e elettorale di un’area popolare e liberale”.
Questo l’obiettivo del leader di Ap, Angelino Alfano, che, a “Repubblica” ha detto che, guardando a un orizzonte più lontano, ovvero le elezioni politiche, non ambisce solo a superare la soglia del 3% per l’accesso in Parlamento, ma spera di “costruire un Polo popolare e liberale in grado di sfidare il Pd al ballottaggio. Dobbiamo utilizzare il nuovo sistema: visto che il premio è alla lista, dobbiamo essere noi a creare una lista che rappresenti un polo della serietà, della competenza, del buon senso”. Alfano nega che Ncd e Udc siano solo i “portatorì d’acqua” del governo. “Se grazie a noi il governo taglia la spesa pubblica, diminuisce le tasse, abbandona il giustizialismo e cambia il mercato del lavoro eliminando l’art. 18 – fa notare Alfano – vuol dire che siamo di fronte a un cambio di schema di gioco sulle tre questioni di questi 20 anni: tasse, giustizia e lavoro. Renzi realizza tutto ciò insieme a noi. E adesso si vedono i primi segni della ripresa economica. Senza il nostro coraggio, questo non sarebbe stato possibile”. Tuttavia il Pd rosicchia consensi anche al centro e, di conseguenza, anche ad Ap. “Noi abbiamo un’ambizione più grande: costruire tra Renzi e Salvini un polo in grado di vincere”.