Grassl, bambino prodigio alla finale Grand Prix Torino

Il 17enne di Merano sarà l’unico italiano in gara per la prestigiosa finale

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A guardarlo bene assomiglia allo Zar del pattinaggio di figura Evgeni Plushenko. Capelli biondi a caschetto e pattini neri, Daniel Grassl e’ molto simile al fuoriclasse russo, oggi allenatore-manager dopo aver scritto indelebili capitoli di storia di questo nobile ed antico sport del ghiaccio. Daniel, 17 anni da Merano tra le montagne dell’Alto Adige, da domani sara’ uno dei protagonisti – l’unico italiano – della prestigiosa finale dell’ISU Grand Prix di Torino, uno degli eventi piu’ ricercati al mondo al quale prendono parte solo i pattinatori big mondiali delle categorie senior e junior. Teatro della manifestazione, fino a domenica, sara’ il Palavela della citta’ della Mole che gia’ aveva ospitato le gare olimpiche di Torino 2006. Grassl e’ il nome di oggi e di domani del pattinaggio azzurro – c’e’ anche Matteo Rizzo ma non si e’ qualificato – e, come racconta all’AGI, a Torino tra gli junior punta a qualcosa di storico. “L’obiettivo e’ il podio, non sara’ facile ma cerchero’ di dare il meglio di me stesso: mi piacerebbe regalare una medaglia all’Italia. Ho un altro traguardo da raggiungere, superare i 250 punti in una gara ufficiale (243,82 e’ il primato attuale, ndr)” dice il bronzo iridato juniores dello scorso anno.

“Nell’ultimo periodo i pattini mi hanno creato alcuni problemi perche’ si sono allargati ma non posso cambiarli alla vigilia della gara – dice Daniel che e’ da sempre allievo di Lorenzo Magri – mi affidero’ ad una soluzione provvisoria ma molto efficace, lo scotch col quale avvolgero’ i pattini per avere maggior tenuta soprattutto sull’atterraggio dei salti”. Grassl si esibira’ domani pomeriggio nel programma corto sulle note di Lacrimosa di Mozart, sabato andra’ all’assalto di una medaglia accompagnato da un medley di Abel Korzeniowski tra ‘Single Man’ e ‘Animali Notturni’. Daniel e’ gia’ nella storia del pattinaggio perche’ due anni fa, eseguendo il difficilissimo quadruplo Lutz, e’ diventato il piu’ giovane atleta al mondo a eseguirlo in gara davanti alla giuria. Ha due sogno in uno: prima le Olimpiadi di Pechino del 2022, poi quelle di Milano-Cortina del 2026. Alla finale di Torino la Russia, che vanta 26 presenze tra categorie senior e junior, fara’ incetta di medaglie soprattutto tra le donne, nella danza e nelle coppie. La scuola russa ha una tradizionale ultradecennale.