Grasso tre volte più ricco della Boldrini. Grillo sempre più “paperone”. E Galletti primo tra i ministri
DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2015 Tra i capigruppo al Senato sul podio Karl Zeller (delle Autonomie) mentre alla Camera al primo posto il presidente di Fi Brunetta di Giuseppe Novelli
di Giuseppe Novelli
La sfida dei redditi fra gli scranni piu’ alti del Parlamento la vince, ancora una volta, Pietro Grasso. Il presidente del Senato, infatti, ‘batte’ la presidente della Camera, Laura Boldrini, nella dichiarazione dei redditi del 2015. Grasso dichiara come reddito imponibile 352.171 mila euro, (316.018 l’anno precedente), mentre il reddito imponibile della terza carica dello Stato risulta essere 137.566 mila euro (115.338 nel 2014). E’ quanto risulta dalle dichiarazioni patrimoniali, visibili sul sito del Parlamento. Il 2015 porta bene anche al leader del Movimento 5 Stelle. In un anno, infatti, il ‘portafoglio’ di Beppe Grillo si arricchisce: il reddito imponibile dichiarato quest’anno risulta essere, infatti, piu’ del doppio rispetto a quello del 2014, grazie anche alla vendita di un appartamento a Lugano. Nel 2015 Grillo dichiara un imponibile di 355.247 mila euro, a fronte dei 147.531 mila euro dell’anno precedente. E’ quanto risulta dalla situazione patrimoniale, visibile sul sito del Parlamento. Tra le variazioni dichiarate da Grillo, la vendita dell’immobile svizzero, (appartamento con posto auto e cantina), la vendita di una Mercedes Classe A del 2002 e la vendita di un motociclo Suzuki a fronte dell’acquisto di un nuovo scooter Honda.
Fra i componenti del governo Renzi, invece, è Gianluca Galletti il ‘paperone’ del governo. Il ministro dell’Ambiente si piazza in testa nella classifica dell’esecutivo con 126.119 mila euro. Fanalino di coda Maria Elena Boschi, che dichiara un reddito imponibile pari a 96.568. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, figura solo al settimo posto con 107.960, anche se rispetto alla dichiarazione del 2014 (98.961) risulta un po’ piu’ ricco. Medaglia d’argento tocca a Giuliano Poletti. Il ministro del Lavoro dichiara nel 2015 122.886 mila euro. Marianna Madia si attesta a quota 98.471 mila euro; Enrico Costa, neo ministro della Famiglia, dichiara 116.665; Angelino Alfano 116.276; e’ di 101.715 mila euro il reddito imponibile del titolare della Farnesina Paolo Gentiloni; Roberta Pinotti 99.891; il Guardasigilli Andrea Orlando 98.478; Il titolare del dicastero di via XX Settembre Pier Carlo Padoan dichiara 99.427 mila euro; e’ di 109.216 l’imponibile dichiarato da Federica Guidi; Maurizio Martina 119.450; Graziano Delrio 98.726; Dario Franceschini dichiara 111.308 mila euro; Stefania Giannini 96.699; infine, Beatrice Lorenzin nel 2015 dichiara 98.471 mila euro di reddito imponibile.
Esordio per Giorgio Napolitano nell’elenco delle dichiarazioni dei redditi dei parlamentari e componenti del governo. Presidente della Repubblica fino al gennaio 2015, il senatore a vita dichiara 260.821 mila euro quale reddito imponibile nel 2015. Tra le ‘postille’ la vendita delle quote sua e di sua moglie Clio di un fabbricato a Capalbio. Resta ‘al top’, come avviene gia’ da anni, anche se diventa un po’ piu’ povero, Antonio Angelucci, deputato di Forza Italia. L’imprenditore, patron di diverse cliniche private e editore di Libero, dichiara 3.954.097 di reddito imponibile, a fronte degli oltre 5 milioni del 2014. Tra i ‘paperoni’, dopo l’uscita di scena di Silvio Berlusconi decaduto da senatore nel 2013, figura ancora uno dei suoi legali storici, Niccolo’ Ghedini: il suo reddito imponibile dichiarato nel 2015 e’ di 2.323.296. L’ex premier Mario Monti dichiara un imponibile pari a 694.513. L’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani dichiara 147.443, mentre Denis Verdini, al centro del dibattito politico dopo l’addio a Berlusconi e il voto favorevole alla fiducia per il governo Renzi sulle unioni civili, dichiara 85.870.
Copia conforme per alcuni dei ‘big’ grillini: tre esponenti del direttori 5 Stelle, ovvero Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e Roberto Fico dichiarano ciascuno 98.471 di reddito imponibile. Karl Zeller e Renato Brunetta detengono invece il podio dei capigruppo piu’ ricchi in Parlamento. Ultimi in classifica Mario Ferrara e Ettore Rosato. Spulciando i dati dei redditi di senatori e deputati, come detto consultabili sul sito del Parlamento, il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, risulta il piu’ ricco, con un reddito imponibile dichiarato nel 2015 di 226.248 euro. Fanalino di coda tra i capigruppo di Montecitorio e’ il presidente dei deputati Pd, Ettore Rosato, con 90.949 euro. Al Senato, il ‘paperone’ dei capigruppo e’ Karl Zeller (delle Autonomie) con 450.150 euro. Il piu’ povero e’ il presidente del gruppo Grandi autonomie e liberta’, Mario Ferrara, con 80.648 euro.
E ancora. E’ l’ex premier e commissario europeo alla concorrenza Mario Monti il più ricco tra i senatori a vita con un reddito imponibile di 694.513 euro. Reddito che è più che triplicato rispetto ai 207.325 euro dichiarati nel 2014. Al secondo posto, secondo il resoconto patrimoniale pubblicato per ogni senatore on line sul sito del Senato, si piazza l’ex capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi con 687.042 euro. Particolare la situazione di Renzo Piano e Carlo Rubbia. L’architetto nominato senatore a vita nel 2013, residente a Parigi, ha dichiarato 804.144 come reddito imponibile al fisco francese. In Italia ha un reddito imponibile che ammonta a 423.166 euro. Per quanto riguarda Rubbia il ricercatore e premio Nobel, che ha lavorato molti anni al Cern di Ginevra, presenta la sua dichiarazione dei redditi in Svizzera. Nel 2015 ha dichiarato un reddito di 383.269 euro e un patrimonio di 3.268.580 euro. La più povera tra i senatori a vita è senza dubbio Elena Cattaneo, professore di farmacologia e ricercatrice, nominata nel 2013 dallo stesso Giorgio Napolitano, con un imponibile di 112.813 euro.