Tragico bilancio di un incidente avvenuto sulla A1 Milano-Napoli all’altezza di Arezzo e in direzione Sud tra un mezzo pesante e due auto: quattro morti, di cui due bambini (una piccola di 10 mesi e il fratellino di 10 anni) e otto feriti fra cui la sorella gemella della neonata ma non è in pericolo di vita. Grave invece la madre dei bambini ricoverata in ospedale a Siena. Uscito Illeso dall’incidente il padre, che era alla guida della vettura. Tutto è avvenuto intorno alle 14 in carreggiata sud, all’altezza di Badia al Pino nel comune di Civitella in Valdichiana.
Secondo quanto ricostruito, i bambini erano a bordo di una monovolume coi propri familiari, due dei quali sono morti nello scontro. Sul veicolo, abilitato per sette posti, viaggiavano otto persone, tutte di origine romena. Il conducente, che da un primo esame effettuato sul posto è risultato negativo all’alcol test, per cause in corso di accertamento – forse un attimo di distrazione o per un colpo di sonno – avrebbe tamponato un tir che era fermo in una piazzola di sosta. Poi avrebbe sbandato andando a sbattere contro un’altra auto in transito, i cui cinque occupanti, tra cui un 13enne, sono rimasti feriti ma nessuno è stato giudicato in pericolo di vita.
Sul posto sono subito intervenuti i sanitari inviati dal 118 e anche due Pegaso, gli elisoccorso della Regione, pattuglie della polizia stradale, i vigili del fuoco per estrarre vittime e feriti dalle vetture e personale di Autostrade per l’Italia. Per consentire i soccorsi l’autostrada è stata bloccata in entrambi le carreggiate tra caselli di Arezzo e Monte San Savino, con l’istituzione di uscita obbligatoria. Il tratto autostradale è stato poi riaperto completamente poco prima delle 17.30. Si sono formate lunghe code: gli incolonnamenti hanno raggiunto i dieci chilometri in direzione della Capitale, cinque nella carreggiata per Firenze. I due feriti più piccoli sono stati portati al pediatrico Meyer di Firenze, gli altri negli ospedali di Siena e Arezzo. Le indagini sull’effettiva dinamica dell’incidente mortale sono condotte dalla polizia stradale coordinata dal sostituto procuratore di Arezzo Roberto Rossi.