Grecia, i 4 capitoli del piano Tsipras che hanno convinto l’Ue

Grecia, i 4 capitoli del piano Tsipras che hanno convinto l’Ue
24 febbraio 2015

Conti pubblici, stabilità finanziaria, politiche di crescita e crisi umanitaria. Sono i quattro grandi capitoli del piano di misure e riforme inviato dalla Grecia alle autorità europee, a ridosso della mezzanotte del 23 febbraio, quasi allo scadere del termine prefissato. Un elenco di impegni che le era stato richiesto per la proroga di 4 mesi al programma di aiuti, e che ha già ricevuto una primo via libera dell’Eurogruppo.

EVASIONE E CORRUZIONE NEL MIRINO. SPARISCONO 6 MINISTERI La lotta all’evasione è al primo punto del primo capitolo. Il governo guidato da Alexis Tsipras vuole più in generale riformare tutto il sistema fiscale, proprio puntando al recupero del gettito evaso, anche mediante l’aumento del ricorso a pagamenti ellettronici. Prevista una riforma dell’Iva che però non pregiudichi l’equità. Atene poi si impegna a migliorare l’efficienza dei meccanismi di spesa pubblica e di programmazione di bilancio; a modernizzare e consolidare il suo sistema pensionistico e, altro punto chiave, a fare della lotta alla corruzione una priorità.
Nel mirino il contrabbando di tabacchi, alcolici e altri beni. Il governo promette di ridurre i ministeri da 16 a 10 e di tagliare i finanziamenti pubblici alla politica locale.

RISANARE FINANZA MA DEPENALIZZARE “PICCOLI” FALLIMENTI La questione più rilevante del secondo capitolo è ovviamente la stabilizzazione e il consolidamento del sistema bancario greco, che, chiarisce il governo, non potrà prescindere dal supporto della Bce, della Commissione europea e del nuovo sistema di risoluzione Ue delle crisi bancarie. Atene sta poi studiando un sistema per affrontare la questione dei crediti deteriorati. Ma in cima al capitolo il governo targato Syriza mette le procedure di insolvenza e la volontà di depenalizzare i fallimenti dei debitori di cifre di modesta entità. Più avanti parla invece di tutele a favore delle famiglie a basso reddito sui pignoramenti di immobili ipotecati da parte delle banche creditrici.

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OK PRIVATIZZAZIONI GIA’ PARTITE, LE ALTRE DA RIVEDERE Il primo punto del capitolo crescita è l’impegno a non bloccare le privatizzazioni già avviate, mentre le altre previste verranno “riesaminate” caso per caso. Sul lavoro Atene promette riforme da elaborare assieme all’Ocse e all’Ilo, l’ufficio dell’Onu responsabile dell’occupazione. Vuole avviare con le parti sociali un dialogo per estendere schemi e contratti che danno lavoro ai disoccupati. Previste anche la rimozione delle barriere alla concorrenza e una riforma della Giustizia.

LOTTA A “CRISI UMANITARIA” NON PEGGIORERA’ CONTI L’ultimo capitolo è sulle “sfide umanitarie” che secondo il governo greco derivano dall’aumento della povertà nel Paese, e che vanno dall’accesso inadeguato a cibo e alloggio, a quello della sanità alle forniture base di servizi, come l’elettricità e il riscaldamento. Sfide che andranno affrontate anche riformando la pubblica amministrazione in modo da ridurre burocrazia e (di nuovo) corruzione. Atene vuole rivedere le normative sul reddito minimo garantito, estendendolo a livello nazionale, ma assicura non ci sarà un impatto negativo sui conti pubblici.

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