Beppe Grillo ha scelto l’Ukip di Farage già da tempo. E non i Verdi, come vorrebbero i tanti ambientalisti del MoVimento 5 Stelle. Le alleanze nel Parlamento europeo sono quasi definite anche se l’ultima parola la diranno gli iscritti con una votazione on line. In ogni caso, per demolire qualsiasi ipotesi che possa spingere i 17 eurodeputati pentastellati a gettarsi nelle braccia dei Verdi di Bruxelles, il comico genovese ha riportato sul blog il giudizio del copresidente dell’European Green party e deputato tedesco in Ue Reinhard Butikofer: “Grillo vuole l’Europa come comunità? Deve smetterla di prendere in giro le persone. Io non so cosa pensano i ‘grillini’ perché il loro leader non permette agli altri di esprimere posizioni diverse. Se non sono d’accordo con Grillo, lo sfiducino e poi potremo parlare”. Ma non è tutto. All’appello che gli ha rivolto la copresidente dei Verdi Ue, Monica Frassoni, Grillo ha risposto recuperando proprio le sue parole.
Il titolo del minipost è “5 stelle state buoni: così parla la Frassoni”. Ecco le frasi della esponente dei Verdi: “Grillo autocratico e senza soluzioni… C’è un problema di assenza di soluzioni, non mi sembra che finora il MoVimento 5 Stelle abbia portato ad alcun contributo particolare nella soluzione di alcuna questione… Ma non vedo un piano dei Cinque Stelle, tranne la protesta, solo indeterminatezza disonesta nei confronti degli elettori” (13 maggio 2014). Ancora: “Da Grillo non arriva una proposta per l’Europa ma un vero e proprio delirio… La nostra idea di Europa è di apertura, di felicità, libertà… L’esatto contrario della prospettiva lugubre e violenta che si può ritrovare nelle urla di Grillo” (17 maggio 2014). D’accordo i toni elettorali ma perché, sembra chiedere il comico genovese, il MoVimento 5 Stelle dovrebbe allearsi con i Verdi? Sottoscrive il professor Becchi che, sempre sul blog, sconsiglia l’alleanza con i “green”.
Ma gli ambientalisti del “non partito” insorgono. Loro vorrebbero trovare un’intesa con Frassoni e company e lasciare Farage al suo destino. Per ora sperano negli iscritti. La strategia di Grillo e Casaleggio, del resto, è chiara. Anche ieri il blog è tornato a ospitare un articolo in favore del leader dell’Ukip, il partito euroscettico inglese. La critica è rivolta ai giornali e agli altri media, colpevoli di “condannare” Farage soltanto per colpire il MoVimento 5 Stelle. “La campagna si concentra ora su questo partito, del quale i giornali non raccontano l’evoluzione né la storia, bensì riportano le frasi orribili pronunciate da suoi ex membri che sono stati espulsi proprio per quelle frasi”, si legge sul blog di Grillo, che non risparmia nemmeno Vauro, per una vignetta non gradita.