Riflettori accesi sull’incontro in Campidoglio tra il sindaco Virginia Raggi e Beppe Grillo. Il leader del MoVimento Cinque Stelle, arrivato a Roma, si è recato immediatamente a Palazzo Senatorio per un vertice risolutivo sullo stadio della Roma. In Campidoglio, per la prima volta, è arrivato anche Davide Casaleggio. Il garante del M5s, accompagnato da Ilaria Loquenzi e Rocco Casalino (dello staff della comunicazione pentastellata), è entrato dall’ingresso laterale ma non è passato inosservato. Sul tavolo del vertice quindi la vicenda dello stadio della Roma ma anche il rimpasto di giunta e le ultime diatribe all’interno del complesso mondo grillino, ovvero le esternazioni della deputata Roberta Lombardi niente affatto gradite al primo cittadino.
LO STADIO Un segnale importante quello di Grillo, alle prese, anche con i parlamentari pentastellati per decidere le prossime mosse in vista di una campagna elettorale che si preannuncia lunga e niente affatto scontata. Molto dipenderà appunto dalle vicende capitoline. Il vis a vis con la Raggi dovrebbe servire a dare una linea più chiara dell’attività politica nella Capitale a cominciare appunto dallo Stadio della Roma sul quale la maggioranza dei vertici grillini, compreso Grillo risulta favorevole alla sua realizzazione. Probabilmente dopo l’incontro con Beppe la Raggi si riunirà con i consiglieri di maggioranza. Un’altra lunga giornata insomma al termine della quale, forse, si avrà contezza sul destino dello stadio della Roma. Appena arrivato in Campidoglio, poco prima di raggiungere la sindaca, Grillo ha chiarito: “Sentiremo i romani, serve un costruttore non un palazzinaro”.
IL MINISTRO “Se lo stadio si farà rispetterà le categorie di edifici a tre o a quattro, calcolando i flussi di architettura condivisa – ha dichiarato – Prima sentiremo la popolazione interessata da questo sistema, se verrà fatto. E insieme a loro faremo costruire delle cose, se le costruiremo, straordinarie con le nuove tecnologie”. Poi lasciando il Comune alla fine dell’incontro con il sindaco ha chiarito: “Stanno lavorando bene: sarà la soluzione migliore per le persone e per il posto. Si pensa al diritto all’ambiente e alla salute, il posto ha dei problemi come ubicazione, il suolo, l’idrogeologia”. Sull’impianto giallorosso è intervenuto anche il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, a margine di un incontro al Collegio Romano. “Ha detto bene il ministro Madia – spiega – su vincoli e pareri le soprintendenze sono autonome e indipendenti e il ministro dei Beni culturali non ha alcuna possibilità di condizionarne le scelte. Se intervenissi per cercare di influenzare procedimenti in corso, violerei la legge, commettendo un atto illecito”. Franceschini ha poi ricordato che “la decisione finale, per la parte di competenza statale, potrà essere portata alla decisione del Cdm”.