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Groenlandia e Danimarca, l’Ue minimizza le minacce di Trump: siamo impazienti di lavorare con la nuova Amministrazione Usa

“Siamo impazienti di lavorare” con la nuova Amministrazione Usa “per una forte agenda transatlantica e per gli obiettivi comuni e gli interessi strategici cruciali”, con “l’obiettivo centrale di cooperare sui temi di interesse comune”; ma “la sovranità degli Stati deve essere rispettata in ogni caso”. Lo ha affermato la portavoce per gli Affari esteri e la Sicurezza della Commissione europea, Anitta Hipper, rispondendo a una domanda sulle minacce espresse ieri da Donald Trump nei riguardi della Groenlandia e della Danimarca.

La portavoce capo della Commissione, Paula Pinho, ha poi precisato che alla Groenlandia, che è parte della Danimarca ma non dell’Unione europea, si applica la clausola di mutua difesa prevista dall’articolo 42, punto 7 del Trattato Ue di Lisbona (approvato nel 2007 e in vigore dal 2009). L’articolo stabilisce che “se un paese dell’Ue è vittima di un’aggressione armata sul suo territorio, gli altri paesi dell’Ue hanno l’obbligo di aiutarlo e assisterlo con tutti i mezzi in loro potere”.

“È una questione molto teorica, ma in termini giuridici l’articolo 42.7 del Trattato si applica alla Groenlandia. Ma siamo in un discorso profondamente, estremamente teorico, che non voglio elaborare ulteriormente, né paragonerei la situazione a ciò che è successo in Ucraina”, ha detto Pinho, rispondendo a un giornalista che aveva prospettato un’analogia tra le minacce di Trump alla Groenlandia e quelle di Vladimir Putin all’Ucraina, fortemente sottovalutate dall’Ue, prima dell’invasione russa nel febbraio 2022.

I portavoce della Commissione, comunque, hanno risposto alle molte domande dei giornalisti cercando di minimizzare la portata delle clamorose e aggressive affermazioni del futuro presidente americano. “Non entreremo nella specificità di ciascuno dei commenti, poiché è la nostra politica in materia; solo per una questione di principio- ha affermato Hipper -, per noi è chiaro che la sovranità degli Stati deve essere rispettata. Questo è anche un valore della nostra diplomazia e un principio chiave del nostro lavoro, valido in ogni caso, incluso per il regno di Danimarca”.

“Da parte nostra – ha proseguito la portavoce – non vediamo l’ora di lavorare in direzione di un forte programma transatlantico con la prossima Amministrazione statunitense, verso obiettivi comuni e questioni di interesse strategico chiave”. “Posso solo ribadire ancora una volta – ha aggiunto Hipper rispondendo a un’altra domanda – quale sarà il nostro obiettivo principale; e questo sarà una forte cooperazione su questioni di interesse comune. Su questo lavoreremo, abbiamo molti temi comuni per i quali abbiamo bisogno di avere una forte partenariato, e questo è ciò che faremo”.

Sotto pressione da parte della stampa, la portavoce ha concluso: “Abbiamo ribadito la nostra posizione, abbiamo ribadito i nostri principi, i nostri principi fondamentali quando si tratta di diplomazia, ma anche di sovranità degli Stati e anche dei nostri interessi; questo è qualcosa che continueremo a fare. Ma non ci impegneremo ora in un colpo su colpo, commento contro commento qui nella sala stampa”.

A questo punto, un altro giornalista ha chiesto se la Commissione si stia preparando per rispondere ai forti dazi che Trump ha minacciato di introdurre sulle importazioni americane, in particolare quelle dalla Danimarca. “In generale – ha osservato il portavoce per il Commercio, la Sicurezza economica e i Servizi finanziari, Olof Gill – stiamo parlando di questioni largamente ipotetiche riguardo a un’amministrazione che non è ancora entrata in funzione. Riguardo al commercio, sono lieto di ribadire ciò che abbiamo detto qui negli ultimi 12 mesi. Ovvero che ci siamo preparati in dettaglio con il team dedicato, qui nella Commissione europea, per tutti i potenziali risultati delle elezioni presidenziali statunitensi svoltesi a novembre, compresi gli aspetti commerciali, che ovviamente sono molto importanti”.

“La nostra prima priorità – ha continuato Gill – è trovare con la nuova Amministrazione quante più vie di cooperazione possibile, per i reciproci benefici su entrambe le sponde dell’Atlantico. Ma siamo preparati anche – ha puntualizzato – a difendere i nostri interessi negli aspetti commerciali e in altri aspetti, se necessario. Spero che questo renda le cose sufficientemente chiare, ed è tutto quello che posso dire dal punto di vista commerciale”.

Un altro giornalista, infine, ha chiesto come la Commissione possa considerare “ipotetico” il rischio di un’aggressione Usa, dopo che Trump si è rifiutato di escludere l’uso della forza, e se la Commissione aspetti che i marine americani sbarchino in Groenlandia per prendere sul serio la minaccia. “Ci sono molte minacce che non si sono materializzate, e non vediamo alcuna necessità in questo momento di andare oltre ciò che abbiamo detto”, ha risposto la portavoce capo Paula Pinho, chiudendo la parte della conferenza stampa relativa alla Groenlandia.

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redazione