Guerra in casa Pd. Richetti attacca Bersani: Renzi attento vuole rifare Pds
L’affondo del parlamentare: “Ci chiamano per risolvere problemi importanti per il paese che loro, fino a ieri hanno schivato come la peste”
“Cosa vuole davvero Bersani? Costruire un partito molto piu’ simile al Pds che al Pd. E Renzi deve stare attento perche’ questo sta accadendo in diverse regioni”. Parola del parlamentare modenese Matteo Richetti, ex presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e renziano doc. In una intervista concessa a ‘La Nazione’, Richetti attacca a testa bassa l’ex segretario Pier Luigi Bersani, protagonista sabato a Bologna, con Area riformista, del tentativo di saldare la minoranza di sinistra nel Pd. “Basta, basta, basta… Bersani basta”, sbotta Richetti nell’intervista. “Chiariamo subito: nessuno ha mai invitato Bersani ad andarsene, ma non e’ piu’ sopportabile questo strisciante complesso di superiorita’ che quelli come Bersani hanno nei nostri confronti, che quando parlano loro sono discussioni approfondite e quando lo facciamo noi sono chiacchiere da bar, che quando noi li chiamiamo alla discussione dicono sempre no, non serve, poi dicono che non si discute”.
E’ un fiume in piena, Richetti. “Ci chiamano per risolvere problemi importanti per il paese che loro, fino a ieri- afferma ancora il parlamentare di Modena- hanno schivato come la peste e lo fanno solo per cercare di dimostrare che noi non siamo capace, che Matteo non ce la fa. Cosa c’e’ di costruttivo per il Pd in questo atteggiamento?”. Quanto al fatto che Bersani afferma di non voler fare il capocorrente “lo sanno tutti- ribatte il deputato renziano- che vogliono strutturare la corrente di sinistra e si atteggiano ogni giorno di piu’ a partito nel partito, tutto sulla base di ‘noi’ e ‘loro’ da cui e’ chiaro che si sentono altro rispetto al Pd; lo chiamano il Pd di renzi come se ne esistesse un altro”. Ancora: “Io non me ne vado. E neppure caccio nessuno”, manda a dire Richetti nell’intervista. “Ma questo- afferma- e’ il classico atteggiamento di chi vuole delegittimare l’avversario politico, solo che Renzi non e’ l’avversario politico, e’ il nostro segretario”.