Mentre la Russia apre il quarto fronte di attacco in Ucraina, bombardando la base ucraina dell’IPSC (International Peacekeeping and Security Centre) nella zona di Leopoli, a pochi chilometri dal confine con la Polonia, provocando 35 morti e 134 feriti, si ricomincia a parlare del quarto round delle trattative Russia-Ucraina. Secondo il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, si terranno il 14-15 marzo, quindi tra oggi e domani, martedì. Sul fronte delle trattative si sono aperti alcuni spiragli, sia sui temi, sia sulla possibilità che ci siano incontri diretti tra i presidenti Zelensky e Putin, anche se quest’ultimo ha fino a ora smentito e non accenna a tornare sui suoi passi.
Intanto, scrive su Twitter Mikhail Podolyak, consigliere del presidente ucraino Vladimir Zelensky: “I negoziati continuano senza sosta sotto forma di videoconferenze. Lunedì 14 marzo si terrà una sessione di negoziazione per riassumere i risultati preliminari”. Il consigliere del presidente ucraino, rimarca che “i gruppi di lavoro operano costantemente. C’è una moltitudine di questioni che richiede attenzione costante”. In ogni caso, il clima sembra pendere per un nuovo round più concreto che parta dall’istituzione di una tregua duratura.
RUSSIA: PROGRESSI NEI NEGOZIATI
Leonid Slutsky, membro della delegazione russa nei colloqui di pace con l’Ucraina, ha dichiarato che ci sono stati “significativi progressi” nei negoziati. “Se mettiamo a confronto le posizioni della Russia e del’Ucraina nei negoziati all’inizio e ora, possiamo vedere significativi progressi. Auspico possano diventare una posizione unitaria di entrambe le delegazioni e entrare in accordi da firmare”.
TURCHIA E ISRAELE POSSIBILI MEDIATORI
L’Ucraina sta lavorando con Israele e Turchia come potenziali mediatori in colloqui di pace, ha detto Podolyak aggiungendo che si sta lavorando per individuale un luogo e una cornice per i negoziati. Ieri lo stesso Zelensky aveva ipotizzato Gerusalemme.
DI MAIO: TENERE APERTA PORTA DIPLOMAZIA
“Il fatto che Mosca e Kiev siano disponibili a vedersi a Gerusalemme e parlare di una tregua significa continuare a tenere aperta la porta della diplomazia. I segnali ci sono, ma i tempi sono lunghi”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
TURCHIA VEDE AVVICINAMENTO POSIZIONI
La Turchia sta vedendo un qualche avvicinamento nelle posizioni su alcuni punti nel dialogo per fermare il conflitto in Ucraina, ma ha precisato che Putin ha escluso un incontro col presidente ucraino Zelensky. L’ha detto oggi il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. “C’è un riavvicinamento su alcune questioni, che è ciò che il leader russo (Vladimir) Putin ha detto. Noi anche lo rileviamo. Ma prima di tutto è necessario raggiungere un cessate-il-fuoco”, ha detto in una conferenza stampa. Cavusoglu inoltre ha spiegato che, in una conversazione telefonica avvenuta il 6 marzo, Putin ha detto al presidente turco Recep Tayyip Erdogan di non aver in mente un incontro con il leader ucraino.