Politica

Salvini chiude contestato la missione in Polonia

Doveva essere una mossa per accreditarsi come campione della pace e sostenitore dell’accoglienza ai “veri profughi”. È finita con una contestazione rilanciata su tutti social. La missione di Matteo Salvini in Polonia e al confine con l’Ucraina sarà ricordata per l’accoglienza che gli ha riservato il sindaco della cittadina polacca di Przemysl: una maglietta col volto di Vladimir Putin e la scritta Esercito Russo, offerta a beneficio delle telecamere e accompagnata da parole durissime: “Vorrei che il senatore venisse con me al confine per mostrargli il campo di accoglienza dei profughi, per fargli vedere cosa ha fatto il suo amico Putin, la persona che lui ha definito suo amico, cosa ha fatto davvero. Tutti i giorni circa 50mila persone attraversano questo confine”, le parole di Wojciech Bakun che ha preso commiato in inglese: “NO respect for you”.

Con Salvini che in inglese, resosti conto di quanto stava succedendo, abbozzava una risposta: “Sorry, we are here to help refugees, childrens and mothers”. Ma niente da fare, al segretarioleghista non è rimasto che abbandonare il campo, mentre in inglese qualcuno gridava: “Hai l’occasione di condannare Putin, adesso”. Anche alcuni italiani presenti hanno contestato il segretario leghista: “Buffone, pagliaccio, ipocrita”, “Mettiti la maglietta di Putin”, e la citazione della frase postata da Salvini nel 2015 “Mezzo Putin per due Mattarella”. Salvini ha provato a liquidare la questione così: “Non ci interessa la polemica della sinistra italiana o polacca, siamo qui per aiutare chi scappa dalla guerra”. In realtà il sindaco Bakun appartiene ad un movimento di destra, Kukiz.

La visita di Salvini è poi proseguita con le visite al centro della Caritas a Rzeszów e poi a Kijowska in ujn centro per i rifugiati, annunciando che un pullman partirà domani dalla Polonia per portare almeno 50 persone verso l’Italia e sabato è già prevista la partenza di altri mezzi per consegnare aiuti nelle zone di confine con l’Ucraina e “aiutare decine di profughi a raggiungere il nostro Paese. Pullmini, van e furgoni da Milano, guidati da volontari, che dopo 20 ore di viaggio potranno lasciare in questo centro a Kijowska pannolini, medicine, vestitini e altro, riportando in Italia quanti più bimbi e famiglie possibili. Se ognuno farà la sua parte, anche con questi piccoli gesti, la Pace sarà più vicina”. Salvini ha infine ringraziato i volontari “per lo straordinario impegno che è un esempio per tutti” e ha invitato “tutta Europa” a “mettersi a disposizione per non lasciare sola la Polonia”: un concetto espresso anche al premier Mateusz Jakub Morawiecki con il quale c’è stato uno scambio di messaggi.

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