Guerra in Ucraina, Trump incontra Zelensky. il tycoon pronto a mediare con Putin

Guerra in Ucraina, Trump incontra Zelensky. il tycoon pronto a mediare con Putin
Volodymyr Zelensky e Ronald Trumpo
28 settembre 2024

In un momento in cui la guerra in Ucraina continua a devastare il paese e sconvolgere l’equilibrio geopolitico globale, un incontro inatteso ha avuto luogo alla Trump Tower di New York: l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accolto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I due leader si sono seduti faccia a faccia per la prima volta dal 2019, con l’obiettivo di discutere della crisi in Ucraina e delle possibili strade per porre fine al conflitto. Questo incontro, inizialmente non previsto e organizzato all’ultimo minuto, ha visto Trump dichiarare la sua intenzione di mediare un cessate il fuoco, sfruttando il suo “ottimo rapporto” con il presidente russo Vladimir Putin. Il colloquio ha sollevato diverse questioni cruciali sul futuro della guerra e del sostegno statunitense all’Ucraina, specialmente in vista delle prossime elezioni presidenziali americane del 2024.

Trump elogia Zelensky e accetta l’invito a visitare l’Ucraina

Durante l’incontro, Trump ha elogiato la fermezza e la determinazione di Zelensky nel guidare il suo paese attraverso una crisi così difficile. Definendo il leader ucraino un “pezzo d’acciaio”, Trump ha fatto riferimento alla gestione da parte di Zelensky di una telefonata nel 2019 che contribuì al primo impeachment dell’ex presidente. Nonostante le tensioni passate, i due leader hanno trovato terreno comune nel loro obiettivo di porre fine alla guerra in corso.

Zelensky, dal canto suo, ha scelto di incontrare Trump per discutere in dettaglio i prossimi passi che l’Ucraina intende intraprendere, con la speranza di assicurarsi il continuo supporto degli Stati Uniti, a prescindere da chi sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca. Nel corso del colloquio, il presidente ucraino ha invitato ufficialmente Trump a visitare l’Ucraina, invito che l’ex presidente ha accettato con entusiasmo. “È un Paese bellissimo, con un clima bellissimo, tutto bellissimo”, ha dichiarato Trump, lasciando intendere che una sua visita potrebbe avvenire in un futuro non troppo lontano.

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Le prospettive di pace: Trump si propone come mediatore

Uno dei punti centrali dell’incontro è stato il potenziale ruolo di Trump come mediatore nel conflitto tra Ucraina e Russia. L’ex presidente ha spesso sostenuto di poter risolvere il conflitto rapidamente grazie alla sua esperienza negoziale e ai suoi rapporti personali con i leader mondiali, in particolare con Vladimir Putin. Durante il colloquio, Trump ha ribadito la sua fiducia nella possibilità di negoziare un accordo di pace “al momento giusto”. Tuttavia, ha sottolineato che è ancora “troppo presto” per fornire dettagli concreti su come potrebbe essere strutturato tale accordo.

“Ho le mie idee”, ha dichiarato Trump, aggiungendo che anche Zelensky ha le sue. “L’importante è trovare una soluzione che sia giusta per tutti”, ha continuato, evidenziando l’importanza di un accordo che tenga conto delle esigenze di entrambe le parti coinvolte. Nonostante i buoni rapporti con Putin, Trump ha chiarito che il suo obiettivo è mettere fine alla guerra e garantire la sicurezza e la stabilità dell’Ucraina.

Zelensky ha colto l’occasione per presentare a Trump il suo “piano per la vittoria”, un progetto già discusso con i vertici dell’attuale amministrazione americana, tra cui il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris. Secondo il leader ucraino, il piano mira a ristabilire l’integrità territoriale dell’Ucraina e a garantire una pace duratura. Zelensky ha sottolineato che la Russia “è sul nostro territorio” e ha ribadito che questa guerra non doveva mai iniziare. Per il presidente ucraino, la priorità è ora quella di fare pressione su Putin affinché ponga fine all’aggressione.

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Il rapporto complesso tra Trump, Zelensky e Putin

L’incontro ha messo in luce il complesso rapporto che Trump ha sviluppato sia con Zelensky sia con Putin nel corso degli anni. Da una parte, l’ex presidente ha sottolineato il suo “buon rapporto” con il leader russo, dichiarando di poter sfruttare questo legame per mediare una soluzione. Dall’altra, Zelensky ha evidenziato la necessità di un rapporto migliore con Trump rispetto a quello che lo stesso Trump ha con Putin. “Spero di avere un rapporto migliore”, ha affermato Zelensky, strappando un sorriso a Trump, che ha replicato scherzosamente: “Ci vogliono due persone per ballare il tango, e lo faremo”.

Questa dinamica, però, riflette la realtà più ampia delle relazioni internazionali e delle tensioni geopolitiche in gioco. Trump ha regolarmente criticato le ingenti somme di denaro stanziate dagli Stati Uniti a favore dell’Ucraina dal 2022, arrivando addirittura a definire Zelensky “il miglior venditore del pianeta”, per la sua capacità di ottenere miliardi di dollari in aiuti ogni volta che visita Washington. Al tempo stesso, Trump ha chiarito di voler porre fine alla guerra il prima possibile, in caso di una sua rielezione, pur senza fornire dettagli su come intende farlo.

Il viaggio di Zelensky negli Stati Uniti e le implicazioni politiche

L’incontro alla Trump Tower è stato solo una tappa del viaggio di Zelensky negli Stati Uniti, un tour diplomatico volto a garantire il continuo sostegno americano al suo paese. Il presidente ucraino si è detto grato per il faccia a faccia con Trump, definendolo “molto produttivo”, e ha sottolineato l’importanza di mantenere contatti personali diretti con i leader di tutto il mondo. Zelensky è sicuro del sostegno dell’attuale amministrazione Biden, ma è consapevole che il futuro degli aiuti americani potrebbe essere messo in discussione, specialmente in vista delle elezioni presidenziali del 2024.

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La guerra in Ucraina è diventata uno dei temi chiave della campagna elettorale americana, con i candidati che si dividono tra chi sostiene la necessità di continuare a fornire assistenza militare e finanziaria a Kiev e chi, come Trump, denuncia l’enorme costo per il contribuente americano. Tuttavia, l’apertura mostrata da Trump verso la possibilità di un accordo di pace, insieme al suo impegno a visitare l’Ucraina, potrebbe rappresentare un tentativo di smorzare le critiche e di consolidare la sua posizione come leader globale capace di negoziare la fine dei conflitti internazionali.

Mediazione possibile?

L’incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky segna un momento significativo nelle relazioni tra i due leader e solleva nuove domande su come potrebbe evolversi la situazione in Ucraina, specialmente se Trump dovesse tornare alla Casa Bianca. Sebbene l’ex presidente non abbia ancora offerto dettagli concreti su un possibile accordo di pace, la sua disponibilità a visitare l’Ucraina e il suo dichiarato impegno a porre fine alla guerra potrebbero aprire nuove prospettive diplomatiche.

Rimane però da vedere come queste promesse si tradurranno in azioni concrete e quale sarà la risposta della comunità internazionale, in particolare della Russia, di fronte a un eventuale intervento di Trump come mediatore. In ogni caso, l’incontro tra i due leader alla Trump Tower segna un capitolo importante nel tentativo di trovare una soluzione al conflitto che ormai da troppo tempo affligge l’Ucraina e minaccia la stabilità dell’Europa.

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