Hamilton vince e ipoteca mondiale. Vettel: “Mondiale andato? Non serve un genio…”
Subito fuori il pilota della Ferrari, Raikkonen quinto. Ad Austin primo match ball
Lewis Hamilton trionfa a Suzuka e mette una seria ipoteca sulla vittoria del mondiale. Il britannico della Mercedes vince la quarta gara nelle ultime cinque e vede sempre più vicino il quarto titolo della sua carriera portando a 59 punti il vantaggio su Vettel in classifica mondiale. Sul podio anche Verstappen e Ricciardo. Quarto termina Bottas, mentre chiude quinto Raikkonen con l’unica Ferrari giunta al traguardo. Ad Austin, il prossimo 22 ottobre, il primo match point iridato per Hamilton. Vettel è stato costretto a dire addio alle sue chanche di vittoria già al quinto giro. Problemi ad una candela gli hanno fatto perdere potenza al motore già nel giro di formazione. Poi si è visto sfilae davanti Verstappen e Massa alla partenza, è rientrato ai box al quinto giro, ha provato a ripartire ma ha dovuto alzare bandiera bianca. Ed allora è stata una passerella per Hamilton che ha condotto dall’inizio alla fine con le due Red Bull a fargli da valletti per un podio consolidato sin dai primi giri. Dopo una pessima partenza Raikkonen ha risalito posizione su posizione fino a chiudere in quinta piazza. Sembra confermarsi la statistica che negli ultimi cinque anni ha visto il pilota trionfante a Suzuka, vincere il mondiale.
HAMILTON “È stato bello, una giornata così, grande gara. La pista era fantastica e il team ha fatto un lavoro incredibile. Verstappen ha fatto una super gara, non è stato facile per noi”. Così Lewis Hamilton ha commentato sul podio la vittoria nel GP del Giappone di Formula 1 a Suzuka. “Le Red Bull erano più veloci in assetto da gara ma sono riuscito a tenerle a bada, è stato difficile soprattutto con le Safety car in pista” ha aggiunto il pilota inglese. Sulla lotta per il monniale ha aggiunto: “Potevo solo sognare di avere un vantaggio simile. La Ferrari è stato un avversario solido per tutto l’anno, posso solo togliermi il cappello davanti al mio team per il lavoro fantastico”. “Sicuramente ci ho messo del mio, ma la Mercedes sta dimostrando di essere la più forte, opera senza errori. Il titolo? Non ci penso, sono felice per la posizione, bisogna continuare così e non fare passi più lunghi della gamba”. E sul quattro indicato sul podio spegne sul nascere ogni possibile equivoco e puntualizza: “No, francamente ancora non ho pensato nulla di tutto ciò, stavo semplicemente mostrando l`anello al pubblico. Non bisogna fare il passo più lungo della gamba, macercare di vincere le gare. Il team sta operando senza alcun errore”.
VETTEL “Non era la nostra giornata. Abbiamo avuto un piccolo problema che ne ha creato uno più grande. Mi ero accorto di avere scarsa potenza già in formazione”. Così Sebastian Vettel analizza il ko subito a Suzuka, costretto al ritiro nei primissimi giri del Gran Premio, cosa che gli fa dire virtualmente addio alla corsa per il mondiale: “Non serve un genio in matematica per capire che adesso è dura – dice – Ma adesso dobbiamo tornare a casa e riposarci. Siamo tutti stanchi. Ci sono stati tanti cambiamenti ma abbiamo le possibilità per far bene nelle ultime quattro gare”. La Ferrari ha confermato il problema alla candela: “Il problema è stato causato dalla rottura di una candela di accensione – ha detto l responsabile dell’ufficio stampa Alberto Antonini – per questo il motore non aveva potenza sin dall’inizio. Sono cose da Ferrari? No, da corse; nel 2009 Vettel ha avuto lo stesso problema in Bahrain, ed era con un altro team”.
ARRIVABENE “Le giornate non complicate in questo periodo devo ancora vederle. Detto questo, il problema è stato identificato: si tratta di un componente, una candela che si è rotta insieme alla bobina”. Così il Team manager della Ferrari, Maurizio Arrivabene, commenta a Sky il problema tecnico che ha costretto Vettel al ritiro. Vettel con il qualce c’è stato un grande abbraccio: “Ci conosciamo abbastanza bene, quell`abbraccio voleva dire “questa è andata così e non molliamo”. La macchina al di là dei componenti, che ultimamente ci hanno lasciato a piedi, è buona. Quindi andremo avanti fino alla fine. La squadra è giovane e motivata, la macchina c`è, bisogna stringere i denti e andare avanti. Praticamente con quell`abbraccio ci siamo dati un`occhiata e ci siamo detti questo”. Non si molla anche se sono 59 i punti? “I punti sono molti, ma bisogna anche essere umili e riconoscere che a noi sono mancate delle cose e a loro no. Detto questo, le ultime due gare ci hanno fortemente penalizzato, ma per dei componenti che nulla avevano a che fare con la bontà del nostro progetto. Ora si riparte innanzitutto girando pagina, motivati, facendo delle analisi su quanto è successo e tornando ad Austin decisi a giocarcela”.
RAIKKONEN Un Kimi Raikkonen visibilmente deluso commenta a Sky Sport il quinto posto ottenuto nel Gp del Giappone. “La posizione di partenza non era ideale – ha detto il pilota finlandese – Poi ho cercato di superare la Renault, sono andato largo, ho perso delle posizioni e quando sei dietro non è semplice seguire chi ti sta davanti in questo circuito. Non è stato il week end più facile per noi ma è andata così”. Impossibile riprendere Bottas? “No, ovviamente se fosse stato possibile l’avremmo fatto”.