Harakiri Marquez, Rins spodesta il re
Marc cade; Rossi ‘vede’ vittoria, poi è secondo. Debacle Honda
Giro numero 9, si decide chi non vincera’ il gp delle Americhe: Marc Marquez, gia’ in fuga e con oltre 4″ di vantaggio su Valentino Rossi, arriva troppo veloce alla curva 12 e scivola via per la tangente. Si rialza, cerca di far ripartire il motore della sua Honda, ma cade ancora e si arrende all’evidenza: non sara’ il dominatore, per il settimo anno consecutivo, sulla pista di Austin. L’impensabile all’improvviso diventa realta’: c’e’ in palio un obiettivo che non parte dal secondo posto in giu’. E, soprattutto, Rossi si e’ ritrovato al comando con serie ambizioni di tornare a quel successo che gli manca da Assen 2017, quasi due anni fa. Valentino ha cominciato a spingere la sua Yamaha, tallonato dal ‘rookie’ Alex Rins in sella ad una Suzuki efficacissima. Il sogno del pesarese pero’ si e’ spento alla 16/a tornata, quando Rins lo ha passato approfittando del suo errore nell’entrata in una curva.
Da li’ il 23enne di Barcellona ha preso un vantaggio abbastanza grande da essere difeso fino al traguardo, tagliato con 462 millesimi sull’avversario. Per lui primo successo nella classe regina. “Ringrazio innanzitutto i tifosi, sono incredibili – le parole di Rins – E poi il mio team, per avermi preparato una moto splendida. Vale era il mio idolo, chiudere davanti a lui e’ pazzesco”. “Mi dispiace molto per la vittoria sfuggita, perche’ mi manca da tanto. Quando ho visto la caduta di Marquez confesso che mi sono emozionato, ho pensato ‘magari ce la faccio’ – ha commentato Rossi – Ho spinto fino alla fine, ma non sono proprio riuscito a tenere dietro Rins, che era velocissimo in accelerazione e forte in staccata. Peccato, ma questo podio significa che siamo forti. Sono 20 punti importanti”.[irp]
Domenica nera per la Honda che prima di Marquez aveva perso per un caduta anche Cal Crutchlow, mentre Jorge Lorenzo si e’ dovuto ritirare a causa di un guasto. La prima delle Ducati e’ stata quella clienti di Jack Miller, seguito dalla moto ufficiale di Andrea Dovizioso, risalito al quarto posto dalla 13/a casella in griglia. Bella gara di Franco Morbidelli (quinto con la Petronas Yamaha). Sesto Danilo Petrucci con la seconda Ducati ufficiale. Da sottolineare anche il nono posto di Francesco Bagnaia. Solo 11/o Maverick Vinales, incappato in un ‘drive through’ per partenza anticipata. Dopo tre gare, complice il ‘regalo’ texano di Marquez, la classifica e’ apertissima: in testa c’e’ Dovizioso con 54 punti, seguito da Rossi a 51. Rins e’ terzo con 49. Quarto Marc Marquez, a 45. Ora il motomondiale arriva in Europa. Prossimo appuntamento a Jerez.