Nuove carte, sin qui inedite, potrebbero riaprire l’inchiesta sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin assassinati a Mogadiscio il 20 marzo del 1994. La Procura di Roma, che la scorsa estate ha presentato la richiesta di archiviazione nel procedimento contro ignoti su autori e mandanti del duplice omicidio e sul depistaggio, ha depositato alcune intercettazioni risalenti al 2012, ma trasmesse a piazzale Clodio solo di recente dalla Procura di Firenze nell’ambito di un altro diverso procedimento, tra soggetti somali residenti in Italia che dicevano la loro sull’agguato costato la vita alla giornalista Rai e all’operatore tv. Il gip Andrea Fanelli, che dovra’ decidere se archiviare o meno il procedimento, ha aggiornato la discussione all’8 giugno prossimo anche all’esito della documentazione prodotta dal legale della famiglia Alpi, l’avvocato Carlo Palermo, l’ex giudice istruttore di Trento protagonista di una delle piu’ grandi indagini sul traffico di armi (e poi di droga) in Italia, bruscamente interrotte nel 1985 quando il magistrato rischio’ di perdere la vita nella strage di Pizzolungo, nel trapanese.
Nel frattempo, gli atti provenienti da Firenze saranno esaminati dal Procuratore Giuseppe Pignatone e dal pm Mariarosaria Guglielmi. “Prendo atto che oggi la Procura di Roma ha prodotto una nuova documentazione su questa vicenda. Non voglio fare alcun commento, perche’ mi sono illusa troppe volte – ha detto Luciana Alpi, mamma di Ilaria, al termine della camera di consiglio fissata davanti al giudice Andrea Fanelli -. Il gip ha fissato una nuova udienza per la discussione e noi faremo di tutto perche’ questa inchiesta non finisca in archivio. Da troppo tempo siamo in attesa di una verita’ che non arriva. Andiamo avanti insomma, anche se sono stanca”.
OMAR HASHI HASSAN