“Herzog incontra Gorbaciov”, il racconto emozionante di una vita
Dal 19 al 22 gennaio il documentario tra storia e attualità
“Herzog incontra Gorbaciov” è il racconto in prima persona di un grande leader e della sua rivoluzione, e allo stesso tempo l’emozionante confessione di un uomo anziano ma ancora lucidissimo, con i suoi ricordi, i suoi rimpianti, i suoi sogni. Il documentario diretto dal regista tedesco, nei cinema italiani dal 19 al 22 gennaio, ripercorre attraverso un dialogo ironico e profondo con Gorbaciov, i filmati di repertorio, le interviste a personaggi come George Shultz e Margareth Thatcher, la storia umana e politica dell’uomo che nacque in un piccolo villaggio rurale e divenne, grazie alla sua intelligenza e alla sua visione, prima segretario del Partito comunista e poi Presidente dell’Unione sovietica.
Gorbaciov fu il primo leader dell’Unione Sovietica a studiare e attuare riforme per ridare il via all’economia, a confrontarsi con i leader stranieri per promuovere una distenzione fra i due blocchi, a dare l’impulso al disarmo nucleare. La tragedia di Chernobyl, nell’86, secondo Herzog fu per lui uno spartiacque: da quel momento il suo impegno per la riduzione degli arsenali nucleari divenne prioritario, fino al trattato firmato a Washington con Reagan nel 1987. E proprio questo sembra il grande cruccio di questo protagonista della politica del ‘900: a 88 anni assiste ad una nuova corsa al nucleare e rimpiange di non essere riuscito ad attuare la sua idea di “grande Europa”. Con grande umanità, lucidità, pathos ripensa a ciò che avrebbe potuto fare se non avesse rassegnato le dimissioni dopo l’ascesa di Elstin, e si commuove al ricordo della sua adorata Raissa, la donna con cui condivise ogni momento della sua straordinaria vita.