di Enzo Marino
Hillary Clinton fa la storia, ufficialmente. Nella seconda giornata della convention democratica a Philadelphia, grazie al voto di 2.382 delegati, Clinton è stata nominata definitivamente la candidata democratica alla corsa per la presidenza degli Stati Uniti, prima donna nella storia. “Sono così felice, sono stati un gran giorno e una grande notte, mi avete fatto un incredibile onore e io non riesco a credere che abbiamo messo la più grande crepa in quel soffitto di vetro”, ha detto in videoconferenza riferendosi alla metafora con cui si indica la barriera invisibile che da secoli impedisce alla donne di raggiungere posizioni di potere. Dopo le proteste dei giorni scorsi, qualcuna anche nella seconda giornata della convention, il partito democratico sembra finalmente aver ritrovato la sua unità, grazie anche a Bernie Sanders. E’ stato infatti proprio il rivale sconfitto alle primarie a rivolgersi alla platea chiedendo di interrompere la votazione e scegliere Clinton per acclamazione. Tante le star che si sono alternate sul palco per dare il loro sostegno a Hillary Clinton, dall’attrice Meryl Streep alla sceneggiatrice Lena Dunham, al primo segretario di Stato americano donna, Madeleine Albright. Ma ieri è stata anche la serata di Bill Clinton e del ritorno dell’ex presidente americano in una occasione ufficiale del partito.
“Nella primavera del 1971 ho incontrato una ragazza. La prima volta che ci siamo visti entrambi stavamo seguendo una lezione di politica e diritti civili”, ha detto Bill Clinton, descrivendo il suo incontro con Hillary e ricostruendo la vita privata della politica, dall’università, al matrimonio (“ho sposato la mia migliore amica”) a tutta la carriera politica fino alla presidenza. “Mi ha seguito, spesso ha sacrificato la sua carriera per me”, ha continuato, Clinton descrivendo 40 anni di vita e poi il presente. “Come presidente Hillary Clinton sarà in grado di fare profondi cambiamenti”, facendo un paragone con la Hillary descritta la settimana scorsa nella convention repubblicana: “Una è vera, l’altra è inventata”. Dopo l’intervento di Bill Clinton, sul palco di Philadelphia è salita Meryl Streep. L’attrice ha parlato delle donne nella politica americana che hanno reso possibili cambiamenti epocali e del ruolo fondamentale di Hillary. “Come ci sono riuscite? Dove hanno trovato il coraggio e la grazie. Dove hanno trovato la loro forza?”, ha chiesto al pubblico mentre scorreva un video delle più grandi conquiste della storia degli Stati Uniti.
Le donne sono state protagoniste della convention anche grazie all’intervento di Mothers of the Movement, un gruppo che riunisce le madri degli afroamericani uccisi dalla polizia, tra cui quelle di Trayvon Martin, Michael Brown e Eric Garner. “Sono qui con Hillary Clinton perché è una madre e un leader che ha pronunciato i nomi dei nostri figli. Sa che quando la vita di un giovane afroamericano viene tagliata quando è ancora giovane, non è solo una perdita. È una perdita personale. Una perdita per la nazione. Una perdita che impoverisce tutti noi”, ha detto la madre di Sandra Bland, 28enne trovata morta in cella dopo essere stata arrestata senza aver commesso alcun reato. La serata è stata chiusa dalla cantante Alicia Keys. “Gente di Sanders, gente di Hillary dobbiamo stare insieme perché condividiamo tantissime cose”, ha detto Keys. Nel corso della sua performance è stato lanciato un video con le immagini dei più importanti presidenti d’America, da George Washington a Barack Obama. Poi la sorpresa. Hillary Clinton in diretta da New York. “Ciao Philadelphia. Questa è la vostra vittoria e la vostra serata. E se c’è qualche piccola bambina che sta guardandoci. Io potrei diventare presidente. Ma una di voi sarà la prossima”.