“Hitler contro Picasso”, al cinema ossessione nazista per l’arte

Nelle sale il 13 e 14 marzo la guerra “all’arte degenerata” video

Hitler contro Picasso, al cinema ossessione nazista per l'arte

Sono trascorsi 80 anni da quando il regime nazista bandì la cosiddetta “arte degenerata”, organizzando, nel 1937 a Monaco, un’esposizione pubblica per condannarla e deriderla, e, contemporaneamente, una mostra per esaltare la pura arte ariana. Il 13 e 14 marzo nei cinema italiani si ripercorrono quelle vicende in “Hitler contro Picasso e gli altri. L’ossessione nazista per l’arte”, documentario-evento con la partecipazione di Toni Servillo e la colonna sonora originale firmata da Remo Anzovino. In quel periodo cominciò la razzia, nei musei dei territori occupati e nelle case di collezionisti e di ebrei, di capolavori destinati a occupare gli spazi di quello che Hitler immaginava come il Louvre di Linz, e di Carinhall, la residenza privata di Goering, l’altro grande protagonista del saccheggio dell’Europa. Si calcola che le opere sequestrate nei musei tedeschi siano state oltre 16.000 e oltre 5 milioni in tutta Europa. L’esposizione pubblica per condannare e deridere l’arte degenerata fu portata in tour come esempio in dodici città tra Austria e Germania. Quasi due milioni di persone videro le opere di Oskar Kokoschka, Otto Dix, Marc Chagall, persino Van Gogh, con frasi a commento come: “Incompetenti e ciarlatani” o “Un insulto agli eroi tedeschi della Grande Guerra” o ancora “Decadenza sfruttata per scopi letterari e commerciali”.