Il teatro è un mondo affascinante, conosciuto da molti, seguito da pochi a causa forse proprio dell’essere a volte distante dalla contemporaneità, altre invece per la mancanza di nomi di grido in cartellone; eppure è proprio grazie ai magici palcoscenici che sono state fatte scoprire al grande pubblico opere di grande spessore e attualità, anche se scritte in epoche diverse, perché in fondo i tormenti interiori, il sentire dell’essere umano, resta invariato nel corso dei secoli.
Fino alla prima metà del Novecento, quando non esisteva la televisione e il cinema faceva timidamente capolino solo in alcune città, era proprio il teatro a essere l’unico mezzo per assistere a qualcosa di culturalmente elevato tanto quanto la lettura di un libro, ma diverso dalla lettura in sé. Negli ultimi anni dunque si è assistito a una tendenza dei registi e degli autori a rendere attuali le grandi pièce teatrali trasformandone la forma senza però stravolgerne l’essenza, come nel caso di Hot-hello,
una rivisitazione della celeberrima tragedia di Shakespeare in cui le vite degli attori che la mettono in scena si mescolano improvvisamente in virtù della presenza di un’entità inattesa che li costringe a interrompere la rappresentazione e riprendere poi da capo. Ma quell’elemento di rottura, quell’inaspettato evento, rivoluziona il punto di vista del pubblico poiché pone l’accento sugli attori, sulle loro vite reali e mescola i loro vizi e le loro virtù con quelli dei personaggi che rappresentano in scena, svelando che forse a volte la realtà è più teatrale dell’opera stessa. Nel proseguire dello spettacolo lo spettatore è spinto a cercare di capire chi sono davvero gli attori e quanto simili siano a Jago, Otello e Desdemona, tanto quanto loro avvolti da invidie e rivalità che trasformano la tragedia shakespeariana in farsa dove emergono conflitti, ripicche, eros che sconfina a volte nella volgarità.
Il punto di osservazione è quello di un soggetto esterno che spia i retroscena, il dietro le quinte e tutto ciò che si nasconde dietro di esso, portando alla luce il privato degli attori, le abitudini più o meno perverse e di dubbia moralità, mentre spesso sulla scena invece interpretano personaggi illustri, raffinati, nobili, pudici, candidi. Il tutto condito con quella comicità paradossale tipica della commedia inglese, che non può fare a meno di trascinare nella risata ma che al tempo stesso lascia un retrogusto un po’ amaro sulle vicende umane, sulla natura dell’uomo capace di interpretare se stesso in varie declinazioni, non molto lontano questo concetto dalle maschere di pirandelliana memoria, che poi però, alla fine, non possono fare a meno di cadere e rivelare la vera essenza.
Tra battute, litigi, scontri e confessioni la formula dello spettacolo nello spettacolo risulta vincente, perché rende lo spettatore al di sopra di ciò che gli attori stessi vorrebbero far vedere e lo porta dentro abitudini, segreti inconfessabili e risvolti tragicomici che lo rende più vicino ai personaggi stessi, quasi come se, spiando loro nell’inconsapevolezza apparente di essere osservati, vedesse un po’ se stesso, troppo fragile per ammettere le proprie debolezze se non vedendole nell’altro e troppo orgoglioso per riconoscerla quella fragilità che genera molto spesso un’inconsapevolezza che, come in un serpente che si morde la cosa, gli altri vedono. Il teatro scelto per le prime due serate di questo spettacolo, a cui non si può mancare di assistere, è quello di Tor Bella Monaca a Roma, il 28 luglio in prima e il 29 luglio in replica, entrambe alle ore 21.00 e i protagonisti di altissimo livello sono Riccardo Leonelli, Stefano de Majo e Maria Vittoria Cozzella.
Riccardo Leonelli, attore e regista, ha una decennale esperienza in campo teatrale ma anche televisivo, ha recitato in diverse fiction, sebbene il suo primo e più grande amore resti sempre il teatro. È sua l’idea di Hot-hello, da lui stesso definita retro-tragedia politicamente scorretta che è anche un suo personale modo per riflettere sulla direzione che sta prendendo il teatro oggi, la sua crisi e la mancanza di capacità di fare gruppo dei protagonisti di un mestiere, quello dell’attore da palcoscenico, che non può e non deve scomparire soccombendo alla più facile fruizione del grande schermo. Con lui Stefano de Majo, attore di grande pathos con incredibile talento nella forma più alta di recitazione che ama anche trasformarsi in autore, creando lui stesso opere teatrali molto coinvolgenti, e poi Maria Vittoria Cozzella, giovane ma talentuosa attrice che in pochi anni è riuscita ad affermarsi in un mondo difficile come quello del teatro. Dunque imperdibile appuntamento a Roma per le prime due serate di Hot-hello.
HOT-HELLO
Teatro di Tor Bella Monaca
Via Bruno Cirino, all’angolo di viale Duilio Cambellotti con via di Tor Bella Monaca, Roma
28 e 29 luglio 2018 ore 21.00
INFO E PRENOTAZIONI
Email: promozione@teatrotorbellamonaca.it
Sito web: http://www.teatriincomune.roma.it/contatti/