Hotel 7 Stars a Milano, primo 7 stelle certificato al mondo

Hotel 7 Stars a Milano, primo 7 stelle certificato al mondo
11 agosto 2015

Servizi esclusivi e dedicati per il cliente e una location unica nel cuore della città, dentro la Galleria Vittorio Emanuele e accanto al Duomo. Sono le qualità che hanno permesso al 7 Stars Galleria di Milano di diventare il primo albergo al mondo a conquistare la certificazione di 7 stelle, assegnata dalla società svizzera SGS. Milano batte così il Burj Al Arab di Dubai. Alessandro Rosso, fondatore dell’hotel, è a capo del gruppo omonimo. “La certificazione è una cosa molto complicata, abbiamo ritenuto che non essendo un Paese arabo e non essendo io un sultano fosse indispensabile che un altro certificasse che siamo un 7 stelle. Credo che per altri non sia necessario, hanno già tutti gli argomenti, vedi il caso di Dubai”. L’hotel ospita 7 suites progettate dall’architetto Ettore Mocchetti, il prezzo varia dai 1.200 ai 15 mila euro a notte della Penthouse suite, che prende il nome dalla vista esclusiva: tutte hanno servizi dedicati, come il maggiordomo. “Qui non esistono orari, gli orari li fa il cliente e l’albergo è sempre a disposizione per qualsiasi necessità a qualsiasi ora del giorno. Ad esempio il maggiordomo va a fare la benzina per il tuo aereo, ti rifà il passaporto se lo hai perso, accompagna tua moglie dal parrucchiere, va a prendere i pacchi che hai lasciato in Montenapoleone. Il 7 Stelle è un posto che ti mette a tuo agio e ha una privacy assoluta, non puoi entrare se non sei ospite di un ospite” ha aggiunto Rosso. L’hotel, che ha accesso diretto al museo Il mondo di Leonardo da Vinci, è in fase di espansione, con nuove suite e un ambiente dedicato a palestra e spa, dato anche il successo riscontrato con Expo 2015. Durante i 6 mesi dell’evento la suite più prestigiosa ospita i principali chef statunitensi nel James Beard Restaurant, dove ha cenato anche Michelle Obama. “Abbiamo un’occupazione di oltre il 90%, abbiamo personalità stellate che vengono da tutto il mondo”. Alessandro Rosso conta di espandere l’esperienza in altre città simbolo dell’Italia nel mondo. “Stiamo cercando dei siti altrettanto centrali, famosi e monumentali, stiamo pensando a Venezia e probabilmente anche Roma”.

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