I candidati ai David da Mattarella: “Il cinema può vincere la sua partita”

I candidati ai David da Mattarella: “Il cinema può vincere la sua partita”
11 maggio 2023

“Il cinema è immaginazione e storia, emozione e cultura, svago, sogno, libertà… Il cinema appartiene alla nostra civiltà come un tratto identitario”, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella davanti ai candidati ai David Di Donatello ricevuti come ogni anno al Quirinale, prima della cerimonia di consegna dei premi, gli Oscar del cinema italiano, trasmessa su Rai1, diretta ancora da Carlo Conti e da un’emozionata Matilde Gioli.

La 68esima edizione ha visto tornare al Quirinale degli habitué come Marco Bellocchio, Mario Martone, Roberto Andò, Toni Servillo, Jasmine Trinca stavolta in veste di regista, Enrico Vanzina che riceverà un David Speciale. Per qualcuno era la prima volta come per Barbara Ronchi, candidata in una cinquina di attrici “big”. Ma essere ricevuti da Mattarella è sempre un’emozione, anche per chi come Alessandro Borghi ci è abituato. “Da una parte è sempre come per la prima volta, dall’altra alla fine no, e per fortuna, perché ci si rende conto di far parte di un contesto che per me è stato un sogno per molti anni e quindi è sempre un’emozione essere qui che però cambia negli anni”. Una festa per il cinema italiano, che, come ha ricordato Mattarella, ha superato la pandemia e non si è fermato anche se le sale non sono tornate a riempirsi come una volta, complici le piattaforme di streaming su cui molti film escono in contemporanea o quasi. 

“Non si deve mai aver paura dell’innovazione. Occorre però governarla, non esserne interpreti inerti e passivi. Il ritmo delle trasformazioni si fa sempre più accelerato. Il cinema può acquisire nuovi formati, ma – va sempre ricordato – non può rinunciare a sé stesso, alla propria cultura, alla propria creatività. Tra i problemi, vi è quello che riguarda le presenze nelle sale cinematografiche. Purtroppo non sono soddisfacenti, e anche il confronto con Paesi vicini ci vede indietro. Occorre attenzione. Le sale, i tanti nostri ‘Nuovo Cinema Paradiso’, rappresentano un patrimonio di socialità. Non vanno ignorati i problemi, ma nel cambiamento il cinema può certamente vincere la sua partita”.

David Donatello, Le otto montagne miglior film

Il cinema italiano celebra sé stesso ricordando la fine della pandemia e dell’uso delle mascherine: “Potremo vedere i vostri sorrisi, i vostri volti e soprattutto le vostre emozioni in una grande serata di cinema”, le parole di Carlo Conti che conduce la serata d’onore dei David di Donatello. Sul palco il sottosegretario Lucia Borgonzoni ha annunciato un investimento da parte del Governo di 20 milioni di euro a sostegno del cinema. Tutti i film italiani ed europei potranno essere visti con un biglietto da 3,50 euro da metà giugno fino a metà settembre.

Venticinque David e David speciali inclusi quelli al regista Enrico Vanzina (“Dedico il premio a mio padre Steno e a mio fratello Carlo”) e all’attrice Isabella Rossellini premiata da Matt Dillon. La serie tv Esterno notte di Marco Bellocchio sul rapimento di Aldo Moro ha ottenuto ben 18 candidature, tra le quali quella per il Miglior film, la Miglior regia, il Miglior attore protagonista per Fabrizio Gifuni e la Miglior attrice protagonista per Margherita Buy. Ma a vincere il David come miglior film è stato Le otto Montagne per la regia di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersh che ha conquistato altri due David (sceneggiatura non originale, fotografia). Per Esterno notte attore protagonista, montaggio, trucco, Regia.

Miglior Regia per la settima volta in carriera a Marco Bellocchio (Esterno notte). “Non me l’aspettavo, dico la verità, però l’accetto” spiega. “Alla mia età si diventa saggi. L’importante è non fermarsi. Mi auguro di avere ancora tempo per fare delle cose. Sono anche moderatamente emozionato e non ringrazio molti, ma lo farò in privato”. Migliore attore protagonista Fabrizio Gifuni per “Esterno Notte”. Gifuni ha ringraziato il regista Marco Bellocchio, “un artista immenso a cui tutto il cinema italiano deve essere grato”, oltre a cast, troupe e l’amico Luigi Lo Cascio. Migliore attore non protagonista a Francesco Di Leva per il film Nostalgia di Mario Martone. “Ho capito che maggio è un mese fortunato” dice l’attore salendo sul palco e alludendo agli scudetti vinti dal Napoli e alla nascita del figlio il 5 maggio.

Poi rivolge un ringraziamento particolare al regista: “Grazie a Mario Martone che accompagna da anni la mia carriera. In questo momento ci sono 60 ragazzi che ci guardano. Quello che stiamo facendo a San Giovanni a Teduccio è merito tuo”. Poi la dedica: “A mia moglie che mi rende un uomo semplice, un uomo onesto”. Migliore attrice protagonista Barbara Ronchi che vince grazie all’interpretazione nel film Settembre di Giulia Louise Steigerwalt: “È stato un onore vedere sbocciare una regista”. Il David di Donatello 2023 per la Miglior attrice non protagonista va a Emanuela Fanelli per il film Siccità di Paolo Virzì. “Grazie a Paolo Virzì che mi ha guardato. Non so come abbia pensato a me”.

Miglior esordio alla regia per Giulia Louise Steigerwalt con il film “Settembre”. Miglior scenografia a Giada Calabria e Loredana Raffi per La stranezza di Roberto Andò. La Stranezza si aggiufica anche i costumi con Maria Rita Barbera, la sceneggiatura originale con Roberto Andò, Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, il miglior produttore con Angelo Barbagallo. Miglior sceneggiatura non originale a Le otto montagne dei registi del film Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeesh. Miglior documentario lo vince Sophie Chiarello con Il cerchio, l’opera che racconta una classe scolastica seguita per cinque anni. Per lei era la prima candidatura. “Viva la scuola, viva il cinema”, ha detto la regista. Cortometraggio a Le Variabili indipendenti di Lorenzo Cappella.

Tra i riconoscimenti speciali Premio alla Carriera a Marina Cicogna produttrice del film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, vincitore nel 1971 del Premio Oscar come Miglior film straniero. Matteo Bocelli canta e suona al pianoforte Love of my life per ricordare gli artisti scomparsi, inclusi le attrici Gina Lollobrigida e Irene Papas, gli attori Bruno Arena, Lando Buzzanca e Ivano Marescotti, il giornalista e sceneggiatore Maurizio Costanzo, il regista Francesco Citto Maselli, il compositore Ryuichi Sakamoto, il produttore Carlo Macchitella e il regista e sceneggiatore Alessandro D’Alatri.

Categorie tecniche a Uben Impens nella fotografia (Le otto montagne), Desiree Corridoni nell’acconciatura (L’ombra di Caravaggio). Montaggio Francesca Calvelli con la collaborazione di Claudio Misantoni per Esterno notte; miglior compositore Stefano Bollani per il Patacchio, trucco a Enrico Iacoponi (Esterno notte). Migliori effetti visivi Marco Geracitano (Siccità), Miglior Suono a Alessandro Palmerini (Presa diretta).

Miglior film internazionale The Fabelmans di Steven Spielberg.

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