I cattolici scendono in campo con un ennesimo partito per tornare protagonisti nella vita politica del nostro Paese. E così, questa volta, ripartono con “Insieme”, un soggetto di ispirazione cristiana, autonomo e non confessionale ma che già ha avuto il ‘battesimo’ dalla Chiesa. E non tanto, perché uno dei promotori del nuovo partito di centro è Stefano Zamagni, da marzo 2019 nominato da papa Francesco presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Ma perché, proprio durante la Messa, il cardinale Giovanni Battista Re ha lanciato un appello agli attivisti presenti all’assemblea costituente di “Insieme” svoltasi a Roma, rimarcando che “l’Italia ha bisogno di una nuova generazione di cattolici impegnati in politica che collaborano con tutti coloro che condividono i medesimi valori”. Avvertendo, tuttavia, che “il successo dipenderà dalla vostra volontà di convergenza unitaria superando ogni protagonismo personale”.
Il progetto è certamente ambizioso. Perché negli ultimi decenni, com’è noto, sono stati tanti i flop di chi ha scommesso su nuovi soggetti politici per tornare protagonista al “centro”. In altri termini, tanti partiti, cosiddetti moderati, sono nati per riprendere le orme della Balena bianca, ma tutti gli stessi partiti sono scomparsi sul nascere, continuando a lasciare a tutt’oggi i cattolici senza una solida guida politica. Ora, i cristiani ci riprovano con un nuovo partito che ha un simbolo costituito dalla parola “insieme”, corredata da due anelli di catena, e in basso le parole “’lavoro e famiglia; solidarietà e pace su uno sfondo blu tra le stelle d’Europa. “Il simbolo mette in evidenza valori guida d’ispirazione cristiana ed Europa. Ciò fa comprendere come sin dall’inizio nasce in controtendenza rispetto all’idealismo libertario e ai tentativi di delegittimazione di chi la pensa diversamente” spiega all’Adnkronos l’economista riminese, Zamagni, promotore del manifesto a cui si ispira il nuovo partito. Ad affiancare “Insieme”, pronte decine di associazioni di ispirazione cristiana. Come pronto a “dialogare” con il nuovo soggetto politico è anche Gianfranco Rotondi, deputato di Forza Italia: “Serve una nuova iniziativa politica capace di dare compimento alle domande che il Santo Padre pone a laici e cattolici”. E di iniziative politiche non certo fortunate, proprio Rotondi ne sa qualcosa.