Inoltre questi ultimi devono rispettare una serie di principi con cui per esempio promettono di usare i droni per la difesa nazionale o altri casi in cui l’uso della forza è permesso dalle leggi internazionali. La vendita verrà stabilita caso per caso e i governi stranieri potrebbero dovere accettare il monitoraggio da parte degli Usa dell’uso dei droni stessi, scrive il Washington Post. Fino ad ora gli Stati Uniti hanno venduto questa tipologia di droni, gli MQ-9 Reapers, soltanto al Regno Unito. Gli stessi droni prodotti da General Atomics ma privi di armi sono stati venduti a vari Paesi inclusi gli alleati della Nato come Francia e Italia. In pratica, il loro scopo era puramente d’intelligence. Le restrizioni americane alla vendita di droni da guerra hanno permesso ad altre nazioni (Israele e Cina) di aggiudicarsi un’ampia fetta di questo mercato che secondo alcune stime vale oltre 6 miliardi di dollari l’anno.