Movimenti nell’azionariato di GM. I grandi investitori rafforzano le posizioni e diversi hedge fund fanno l’ingresso nel numero uno dell’auto a stelle e strisce, oggetto del desiderio di Sergio Marchionne per una fusione. Il ceo di GM, Mary Barra, ha detto no ad un matrimonio con Fca ma da alcuni mesi molti hedge fund mostrano un certo attivismo sul titolo che a Wall Street non brilla. Sulla base dei documenti trasmessi alla Sec sulle partecipazioni dei fondi a fine giugno, sembra che a Wall Street sono in molti a puntare su qualche novità nell’industria dell’auto e al possibile avvio di un processo di consolidamento. Il colosso mondiale del risparmio gestito, Vanguard Group, ha arrotondato la quota in GM che sfiora il 5% diventando così il terzo azionista dietro Veba e la canadese Investment Corp. Vanguard ha limato al rialzo anche la quota in Fca acquistando oltre 1,3 milioni di azioni. Anche Harris Group (65 miliardi di masse gestite) ha aumentato la quota in GM acquistando 1,5 milioni di titoli con un pacchetto che vale oltre 2,6 miliardi di dollari e rappresenta il principale investimento del fondo. Al tempo stesso Harris è entrata in Fca con un investimento da oltre 350 milioni di dollari e diventando il secondo azionista tra i fondi dietro Baille Gifford. Tra i fondi azionisti delle due società, LMM si mantiene stabile con 88 milioni in Fca e 37 in GM, così come Bank of New York Mellon (507 milioni di dollariin GM e 36 milioni in Fca.)
Tra i big di Wall Street a fine giugno è entrata nel capitale di GM la M&T Bank Corp, 16,5 miliardi di dollari in gestione. L’investimento in GM vale quasi 800 milioni di dollari tra azioni e opzioni. Sale anche FMR Llc da 28 a 43 milioni di azioni GM, superando il 2,50% del capitale, cui vanno sommati oltre 80 milioni di dollari in warrant GM. Sale Goldman Sachs che supera l’1% con l’acquisto di 8 milioni di titoli GM oltre a detenere 184 milioni di dollari tra opzioni put e call. Goldman Sachs sale anche in Fca di cui detiene 5 milioni di titoli (2,9 milioni a fine marzo) oltre a 1,2 milioni di opzioni call e un milione di put. Altro big che aumenta la presenza è Greenlight Capital con un pacchetto che vale 490 milioni di dollari (+30%). Si rafforza anche Appaloosa Management entrata a inizio anno con 500 milioni e ora sopra i 640 milioni. Appaloosa è uno dei tre hedge fund rappresentati da Harry Wilson (ex componente della task force per l’industria dell’auto creata da Barak Obama) che ad aprile hanno convinto Mary Barra a varare un buy back da 5 miliardi di dollari.
Tra gli hedge fund più attivi mantiene le posizioni Dalal Street che a inizio anno ha acquistato 6 milioni di warrant GM per 118 milioni. Il fondo è anche azionista di Fca con un pacchetto che vale oltre 220 milioni. Oltre il 60% del portafoglio è concentrato du Fca e GM. Il proprietario di Dalal Street non è un raider sconosciuto ma Mohnish Pabrai, nato in India e residente in California, emulo di Warren Buffett e tra gli investitori più apprezzati a Wall Street. Allegeriscono leggermente l’esposizione su GM i colossi State Street e JP Morgan, resta inchiodata a 41 milioni di azioni (2,56%) la quota in portafoglio alla Berkshire Hathaway di Warren Buffett. Anche il colosso BlackRock resta sostanzialmente fermo in GM. BlackRock Trust detiene il 2,53%, BlackRock Fund Advisory lo 0,80% e circa lo 0,60% BlackRock Group. Tra i nomi noti George Soros taglia l’investimento in GM di quasi il 70% a circa 70 milioni di dollari. Tra le new entry in GM il fondo Soroban Capital Partners con quasi 120 milioni di dollari, Shapiro Capital con 85 milioni, American Century con 88 milioni.