I Jalisse rispondono ad Amadeus: “Sappiamo cosa è il lavoro duro”

Lo sfogo dei coniugi Ricci e Drusian: “Da 25 anni esclusi da Sanremo”

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Ancora un altro no. Per 25 anni, dopo la vittoria con “Fiumi di parole” al Festival di Sanremo, i Jalisse non sono stati ammessi tra i big dell’Ariston. Il conduttore Amadeus ha risposto: “Meglio lavorare che lamentarsi”. Il duo musicale, composto dai coniugi Fabio Ricci e Alessandra Drusian, affida ad askanews la replica: “Sia ben chiaro, non è un attacco o una polemica contro Amadeus – afferma Fabio – ma ci avrebbe veramente fatto piacere poter calcare il palco di Sanremo, dopo 25 anni dalla vittoria. Poteva essere il coronamento di un sogno; non è una polemica che abbiamo voluto alzare, solo una richiesta di chiarimento. Noi continuiamo a sognare”.

“Da quando ho cominciato a frequentare il mondo della musica – spiega Alessandra – ci ho sempre dato sotto. Papà infermiere, mamma casalinga: ci siamo sempre tirati su le maniche in tutta la nostra vita e lo facciamo ancora oggi, ci mettiamo in gioco e in discussione. Speravamo di essere a Sanremo. Almeno una volta in questi 25 anni. Non ce l’abbiamo con Amadeus, anche lui ci chiese una volta nel 2018 come mai tutta la polemica nei confronti di Jalisse e noi rispondemmo che non si sapeva”. “Al di là del fatto della scelta delle canzoni. Sicuramente in 25 anni ci sono stati canzoni più belle – prosegue Fabio – ma uno si domanda se ogni anno ci sono 22-24 artisti in 25 anni come mai non riusciamo a trovare la canzone giusta?”

“Noi siamo dei lavoratori. Io sono nato nel bar. La prima tastiera comprata a 14 anni, lavorando e studiano. Il lavoro duro non ci è mai mancato, anzi ci stimola e ci piace. Quando aspettavamo Angelica, nel 2000, Alessandra non poteva lavorare, oltre al fango che ci veniva gettato addosso, io sono andato a lavorare come cameriere in una pizzeria, e ne sono orgogliosissimo. Il mio è un grido di artigiani della musica che cerca di lavorare”. I Jalisse ci tengono a segnalare la loro discografia, a dimostrazione del lavoro svolto in 30 anni di carriera.