CISL – Per la Cisl il rinvio in commissione Bilancio della manovrina è la conferma della totale irresponsabilità della politica in Sicilia. “Governo e Ars lascino da parte beghe e interessi elettorali, non resteremo inerti di fronte allo sfascio della società”. Quanto accaduto oggi all’Ars col rinvio in commissione Bilancio della manovrina salvastipendi, è “l’ennesima pagina nera scritta dalla politica siciliana” ed è la conferma della sua “totale irresponsabilità e mancanza di consapevolezza, di cui a pagare il conto sono decine di migliaia di siciliani”. Così la Cisl in una nota che stigmatizza polemicamente lo slittamento a dopo le elezioni europee, deciso oggi dall’aula, della discussione sulla manovrina. Per la Cisl, il ritorno in commissione è “un fatto inaccettabile alla luce della gravità della situazione economica e sociale regionale”. Oltretutto, se all’origine del ritardo ci fossero preoccupazioni serie sulla legittimazione formale di atti e procedure, “si potrebbero risolvere in 24-48 ore”, afferma la Cisl. Invece, “assistiamo all’ennesima puntata della sconcertante telenovela di una classe politica e dirigente alla deriva, incapace di dare risposte ai problemi strutturali legati alla fragilità della situazione siciliana”. Governo e Ars, ammonisce il sindacato guidato in Sicilia da Maurizio Bernava, “lascino da parte beghe e interessi elettorali” e si rimettano subito al lavoro per approvare il salvastipendi in tempi brevi. E non perdano tempo neppure per la “manovra correttiva di bilancio da approvare contestualmente a un’ampia riduzione strutturale delle spese e a un piano anticrisi e per lo sviluppo produttivo”. “Il sindacato – si legge nella nota – non resterà inerte di fronte allo sfascio economico e sociale generato da una politica senza criteri e dall’approssimazione e dai ritardi strategici del governo regionale”.
UIL – “Ancora una volta niente stipendio per i trentamila lavoratori che dipendono dal bilancio regionale. In un clima di totale irresponsabilità abbiamo assistito prima al blocco della Finanziaria bis e oggi anche allo stop di quel provvedimento che doveva servire solo a pagare pochi mesi di stipendio. I lavoratori sono rimasti ostaggio di una politica totalmente indifferente alle loro esigenze e interessata solo a giochi di potere”. Lo sostiene il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “Le famiglie non ce la fanno più a tirare avanti e quelle soluzioni per risolvere l’emergenza, accolte favorevolmente da tutti i politici, si sono trasformate in bolle di sapone. Se questo succede per il pagamento di alcuni mesi di stipendio, cosa vedremo nel momento in cui in aula si dovrà votare la Finanziaria bis? Governo regionale e Ars non possono continuare a perdere tempo rimpallandosi le responsabilità. Adesso la Uil – conclude Barone – è pronta ad una forte mobilitazione contro queste dimostrazioni di cinica indifferenza nei confronti dei più deboli. E chiederemo anche alle altre organizzazioni sindacali di concordare i modi e i tempi delle iniziative”.