I talebani hanno vietato alle donne afghane di lavorare per le Ong, che siano nazionali o internazionali. La decisione è arrivata dopo che diverse “gravi denunce” sono state presentate dalle autorità talebane per un codice di abbigliamento considerato inappropriato, come spiega Le Figaro. Le autorità talebane hanno ordinato alle organizzazioni non governative di interrompere il lavoro con le donne per non aver rispettato un codice di abbigliamento appropriato, un annuncio che è arrivato quattro giorni dopo che alle ragazze è stato vietato di studiare all’università per gli stessi motivi.
“Ci sono state gravi lamentele per il mancato rispetto dell’hijab islamico e di altre norme e regolamenti relativi al lavoro delle donne nelle organizzazioni nazionali e internazionali”, ha affermato il ministero, che è responsabile dell’approvazione delle licenze per le Ong che operano in Afghanistan, in una lettera ottenuta dell’Afp. “In caso di inosservanza della direttiva (…) la licenza dell’organizzazione che era stata rilasciata da questo ministero sarà annullata “, precisa la lettera indirizzata alle Ong nazionali e internazionali. L’annuncio arriva appena quattro giorni dopo che il governo talebano ha deciso di vietare alle donne afgane di frequentare le università pubbliche e private del Paese per un periodo indefinito. Una decisione che il ministro dell’Istruzione Neda Mohammad Nadeem aveva spiegato così: “Gli studenti che sono andati all’università (…) non hanno rispettato le istruzioni sull’hijab”.