Iachini: Panchina viola è sfida che voglio vincere
Il tecnico arriva a Firenze: “Non ho la bacchetta magica, mi rimbocco le maniche”
Il ritorno del figliol prodigo per dare una sterzata alla stagione. E’ di fatto iniziata con la presentazione ufficiale alla stampa, la seconda avventura in viola per Beppe Iachini, un passato da calciatore alla Fiorentina fra il 1989 ed il 1994 e da qualche giorno nuovo allenatore al posto dell’esonerato Montella, con contratto fino al 2021. “Affronto questa mia nuova avventura con un pathos e un piacere particolare perche’ torno in una citta’ che amo, in un ambiente al quale sono legato e per cui ho simpatizzato e fatto il tifo anche quando sono andato via – confessa – Per me questa e’ una sfida importante che voglio vincere con la partecipazione di tutti perche’ abbiamo voglia di far bene e di riportare la Fiorentina nelle giuste posizioni in classifica”. Presentato nella sala stampa del “Franchi”, Iachini e’ apparso emozionato ma gia’ molto determinato, proprio come ai tempi in cui giocava.
“Sono molto felice di essere tornato in quella che considero una mia seconda casa, dove ho tanti ricordi, dove ci sono tante persone che conosco e dove c’e’ un grande rapporto di stima e di affetto nei confronti di tutta la citta’, con tanti tifosi che mi hanno sempre apprezzato e mi hanno sempre ricordato ogni volta che sono tornato qui da avversario”. “Se sono arrivato qui e’ anche per ripagare la stima e la fiducia che la societa’ e la citta’ mi hanno sempre dato – ha proseguito Iachini – Affronto questa avventura con tanto entusiasmo e cerchero’ di trasmettere ai miei giocatori tutta la mia passione per provare a creare una squadra organizzata, che sappia quello che deve fare in campo, con un atteggiamento, una mentalita’ ed uno spirito che devono permetterci di farci onore su tutti i campi, una squadra che vada sempre alla ricerca della vittoria sia in casa, che fuori. Chiedo attaccamento alla maglia e grande professionalita’. Sono convinto che i giocatori hanno questi valori dentro, attraversano un momento particolare ma siamo pronti a tirarci su le maniche e lavorare tanto per ribaltare una situazione che in questo periodo si e’ fatta complicata e difficile”. Iachini e’ stata la scelta della societa’ per invertire una tendenza che ha visto la Fiorentina racimolare solo un punto nelle ultime sei partite di campionato. “Voglio ringraziare in primis il presidente Commisso che ho avuto il piacere di conoscere. E’ una persona appassionata, un tifoso, che ci tiene, un combattente. Mi ha detto che ci somigliamo. Sono contento di questo e mi auguro di poter ripagare questa stima”.
Iachini solo nei prossimi giorni decidera’ l’impianto tattico da adottare per la sua Fiorentina, partendo pero’ da due certezze. “Non sono un allenatore integralista. Per me hanno sempre contato le caratteristiche dei giocatori che avevo a disposizione. Questa e’ una rosa che, per quello che ho visto, ha qualita’ e giocatori sia giovani che di esperienza che possono dare un contributo importante per poter tornare a essere competitivi. Chiesa? E’ un ragazzo che devo ringraziare, l’ho sentito sotto le feste di Natale. E’ stato a lavorare qui, ha rinunciato alle sue vacanze per recuperare dall’infortunio. Gli avevo chiesto questo, ha dato grande disponibilita’, a dimostrazione che e’ un gran bravo ragazzo, a posto, di sani principi e che ha voglia di fare il bene della Fiorentina. Sono convinto che recuperera’ in fretta e potra’ giocare in qualsiasi ruolo del nostro attacco”. Ma Iachini aspetta anche il rientro di Ribery. “Sia sul campo che nello spogliatoio sara’ una risorsa per la Fiorentina perche’ a livello di personalita’ e di esperienza non puo’ che far bene e dare una mano ai ragazzi piu’ giovani a crescere”. Oggi i viola sono invischiati nella lotta salvezza “ma non mi pongo obiettivi primari o secondari”. “La realta’ della classifica ora e’ questa. Non mi piace vendere fumo, sono una persona concreta, che vuole prendere una partita per volta e in ogni partita, preparandola al meglio, cercare di fare piu’ punti possibili. Di sicuro se raggiungeremo quota 40 non ci fermeremo, non fa parte del mio spirito, e cercheremo di arrivare piu’ in alto possibile, provando a raggiungere posizioni di classifica piu’ congeniali a quella che e’ la storia della Fiorentina”.