Il bilancio si aggrava, caos su dispersi. Identificati i cadaveri delle gemelline
Si chiamavano Sophia e Vassiliki di 9 anni, morte tra le braccia dei nonni. Tsipras: “Mi assumo responsabilità”
Mentre continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime dei roghi che hanno devastato l’Attica orientale, le autorita’ greche non sono ancora riuscite a quantificare il numero dei dispersi e ad accertare le responsabilita’ dell’accaduto, tra forti polemiche da parte dell’opinione pubblica e dell’opposizione. Con il decesso di una donna di 42 anni, ricoverata in gravi condizioni, e’ salito oggi a 88 il numero dei morti negli incendi, che hanno colpito le localita’ balneari a Est di Atene.
Come riferisce il quotidiano ‘Kathimerini’, in ospedale ci sono ancora 46 adulti e 2 bambini, questi ultimi non in pericolo di vita. Si e’ spenta la speranza anche per le due gemelline disperse di 9 anni: i corpi di Vassiliki e Sofia Filippopoulou sono stati identificati ieri sera, dopo che i genitori avevano fornito effetti personali e materiale supplementare per le analisi del Dna all’istituto di Medicina legale dell’Universita’ di Atene. I cadaveri delle gemelline erano tra quelli rinvenuti, martedi’, sulla sommita’ di un’altura a picco sul mare; giacevano a terra insieme ai copri dei nonni che erano con loro. La storia della piccoline morte Mati, la localita’ piu’ colpita dalla tragedia, aveva fatto il giro del mondo.[irp]
In un primo momento il padre aveva detto di averle riconosciute in alcune riprese televisive e la famiglia aveva ingaggiato un investigatore privato per rintracciarle. A differenza delle gemelline, sono molte le vittime ancora da identificare, come anche i dispersi da accertare. Esperti di medicina legale hanno raccontato alla radio greca che la maggior parte dei corpi sono completamente carbonizzati e questo allunghera’ notevolmente le operazioni di identificazione. Finora sono meno di 30 le vittime identificate. A cinque giorni dalla tragedia, inoltre, c’e’ ancora confusione sul numero esatto dei dispersi.
Una fonte ha spiegato a ‘Kathimerini’ che, nelle prime 48 ore dopo gli incendi, diverse autorita’ hanno compilato differenti liste e cosi’ una stessa persona potrebbe essere stata registrata due o piu’ volte. Sul fronte delle indagini, almeno due dei roghi divampati nei boschi di Mati “sono stati appiccati deliberatamente”, affermano fonti vicine all’inchiesta condotta dagli speciali dei Vigili del Fuoco (Daee). Stando alle fonti, “i testimoni hanno visto un individuo appiccare due roghi sulla strada” nei pressi di Mati. A Daou Pendeli, epicentro di uno dei grandi roghi che hanno divorato la cittadina, ci sarebbe stato un incidente.[irp]
Il proprietario di una villetta avrebbe bruciato legni e foglie secche nel proprio giardino senza poi riuscire a controllarle. Poi avrebbe disseminato il terreno di sassi, lavandolo con molta acqua, per cancellare i resti del rogo. Intanto, il primo ministro greco Alexis Tsipras si è assunto “la responsabilità politica” dei sanguinosi incendi a est di Atene, che ad oggi hanno provocato almeno 87 morti, in un discorso davanti al suo consiglio dei ministri, trasmesso in diretta dai media. Tsipras ha spiegato di aver convocato un consiglio ministeriale perché voleva “come prima cosa assumere interamente davanti al popolo greco la responsabilità politica di questa tragedia”. “Credo che sia logico per il Primo ministro e il governo del Paese”, ha aggiunto.