Il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa è stato eletto presidente del Senato. Il raggiungimento del quorum previsto di 104 voti è stato accompagnato da un applauso dell’Aula. La Russa ha ottenuto complessivamente 116 voti. Le schede bianche sono state 65, due voti a testa sono andati anche a Liliana Segre, che oggi ha presieduto l’assemblea, e al leghista Roberto Calderoli vice presidente uscente. “Invito il presidente del Senato Ignazio La Russa ad assumere la presidenza”. Con questo invito di Liliana Segre Ignazio La Russa si è insediato davanti all’aula di Palazzo Madama. “Non ci crederete ma non ho preparato un discorso. Prima di tutto voglio ringraziare chi mi ha votato, chi non mi ha votato, chi si è astenuto e quelli che mi hanno votato pur non facendo parte della maggioranza di centrodestra”, ha detto La Russa.
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“Sarò inflessibile nel difendere allo stesso modo i diritti della maggioranza e dell’opposizione, mi troverete pronto” ha detto il neo presidente del Senato Ignazio La Russa parlando davanti all’assemblea che, tra l’altro, cita uno dei presidenti della Repubblica più amati, Sandro Pertini: si combatte non solo quando c’è la speranza di vincere, “ma anche quando ne vale la pena”. La Russa ha tributato anche un ringraziamento al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente emerito Giorgio Napolitano e, tra gli altri, “ai militari e ai caduti di ogni guerra a cui va il mio deferente omaggio”. “Le trattative per la pace possono arrivare solo con giustizia, non c’è pace senza giustizia, ai patrioti ucraini va il mio pensiero come a tutti i rifugiati che scappano da ogni guerra”, ha detto.
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“L’Italia non può fermarsi, tutti chiedono lavoro e sicurezza, tocca a noi, maggioranza e opposizione, dare le risposte giuste e urgenti” ha aggiunto il neo presidente del Senato, aprendo pure sulle riforme. “Anche in questa legislatura si parlerà di riforme, non bisogna temerle, bisogna provare a realizzarle insieme, qui al Senato può spettare dare il via alla riforma non della prima parte della Costituzione che è intangibile ma della seconda – ha sottolineato -. Ci sono vari modi, ci può essere la bicamerale, l’importante è che ci sia la volontà politica”. “Avevo pensato a quali frasi ad effetto usare per concludere. Ma ho pensato che non è giusto, il mio è un compito di servizio, non devo cercare applausi, non devo usare parole roboanti, captare la vostra benevolenza, lo dovrò fare ogni giorno coi miei atti, con le mie scelte – ha concluso il suo discorso di insediamento in aula a palazzo Madama -. Non c’è bisogno, per concludere, di parole che suscitano un applauso ma solo una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti. Ve lo giuro”.