Il 18 dicembre il lancio del James Webb Telescope

A bordo di Ariane 5 dallo spazioporto di Kourou

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Il 18 dicembre 2021 sarà lanciato dalla base di Kourou in Guyana francese il telescopio spaziale James Webb a bordo di Ariane 5 con la missione VA256, la terza di quest’anno per il lanciatore europeo. La data è stata decisa di comune accordo da ESA, NASA e Arianespace. La missione Webb è il frutto di una partnership internazionale tra la NASA, l’ESA e la Canadian Space Agency (CSA). Come parte dell’accordo di collaborazione internazionale, l’ESA fornisce il servizio di lancio del telescopio utilizzando il veicolo Ariane 5. In collaborazione con i partner, l’ESA – informa l’Agenzia – era incaricata dello sviluppo e della qualificazione degli adattamenti ad Ariane 5 per la missione Webb e della fornitura del servizio di lancio. Oltre a questo, l’ESA è responsabile dello strumento NIRSpec e contribuisce, al 50%, a MIRI; fornisce inoltre personale a supporto delle operazioni della missione.

“ESA è orgogliosa di annunciare il lancio di Webb dallo spazioporto europeo su un razzo Ariane 5 appositamente adattato per questa missione. Siamo a buon punto: nel porto spaziale fervono i preparativi per l’arrivo di questo carico straordinario, e i componenti di Ariane 5 necessari per il lancio sono in dirittura di arrivo. Noi, insieme a tutti gli altri partner di Webb, siamo pienamente impegnati a garantire il successo di questa missione unica nel suo genere”, commenta Daniel Neuenschwander, Direttore del Trasporto Spaziale dell’ESA. Ariane 5 porterà il telescopio direttamente in un’orbita di trasferimento estremamente precisa verso la sua destinazione, il punto di Lagrange L2. Una volta separatosi da Ariane 5, Webb continuerà in autonomia il suo viaggio di quattro settimane verso L2. L2 è quattro volte più distante della Luna, a 1,5 milioni di km dalla Terra in direzione opposta dal Sole.

Webb osserverà l’Universo nel vicino e medio infrarosso, lunghezze d’onda più lunghe della luce visibile. A questo scopo, è dotato di tutta una serie di telecamere, spettrografi e coronografi all’avanguardia. Webb coprirà lunghezze d’onda di luce maggiori rispetto al telescopio spaziale Hubble, con una sensibilità 100 volte superiore, aprendo una nuova finestra sull’Universo. Le lunghezze d’onda maggiori di Webb consentiranno di scoprire le parti nascoste del nostro sistema solare, osservare all’interno delle nubi di polveri in cui gli astri e i sistemi planetari si formano, rivelare la composizione delle atmosfere degli esopianeti in modo più dettagliato e scrutare più indietro nel tempo per dare un’occhiata alle prime galassie che si sono formate nell’Universo primordiale.

Grazie alle sue esclusive capacità, Webb è una missione chiave nella flotta di missioni scientifiche spaziali dell’ESA, un’opportunità unica nel suo genere per svelare i segreti dell’Universo. Le scoperte che porterà alla luce – sottolinea l’Agenzia spaziale europea – si aggiungeranno a quelle delle attuali e prossime missioni sugli esopianeti dell’ESA: Cheops, Plato e Ariel. Webb seguirà anche i rilevamenti di Euclid, il futuro veicolo spaziale dell’ESA, per comprendere la struttura del nostro cosmo. Inoltre, le scoperte di Webb contribuiranno a gettare le basi per la futura missione a raggi X Athena e il rilevatore di onde gravitazionali LISA dell’ESA.