Una recente indagine rivela che il 73% degli adulti italiani segue almeno uno stile di vita scorretto e potenzialmente dannoso per la salute. Nello specifico, il 19% degli italiani è un fumatore abituale, il 33% è sedentario e non pratica alcuna forma di attività fisica, e il 15% consuma alcol in modo eccessivo. Questi comportamenti possono aumentare significativamente il rischio di insorgenza del cancro. Per affrontare questa emergenza sanitaria, la Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) ha lanciato una nuova campagna nazionale intitolata “Tumori, Scegli La Prevenzione”.
Realizzata con il contributo non condizionante di Daiichi Sankyo Italia, la campagna mira a promuovere abitudini salutari tra la popolazione di tutte le fasce d’età, con un focus particolare sulle donne. Tra le iniziative previste vi sono la distribuzione di un booklet informativo, l’organizzazione di webinar per i cittadini, podcast e attività sui social media. Testimonial d’eccezione è Massimiliano Allegri, allenatore di calcio pluricampione d’Italia, che presta il suo volto per sensibilizzare il pubblico. La campagna intende anche mostrare come l’innovazione in oncologia possa aprire nuove prospettive di cronicizzazione e guarigione per molte forme di cancro.
Saverio Cinieri, presidente della Fondazione AIOM, ha sottolineato l’importanza della prevenzione: “In Italia assistiamo, negli ultimi anni, a un costante miglioramento dei tassi di sopravvivenza in molte neoplasie grazie all’incremento delle diagnosi precoci e alle nuove terapie. Tuttavia, ogni anno registriamo oltre 180mila decessi causati dalle neoplasie. Il cancro continua a impattare fortemente sulla nostra società e sul servizio sanitario nazionale. Come recita il claim della nostra campagna, ‘Evitare un tumore, attraverso stili di vita sani, è possibile’. È essenziale ribadire le principali regole della prevenzione: smettere di fumare, seguire la dieta mediterranea, praticare regolarmente esercizio fisico e ridurre il consumo eccessivo di alcol”.
Paolo Marchetti, presidente della Fondazione per la medicina personalizzata, ha evidenziato i benefici di uno stile di vita sano anche per chi vive con una diagnosi di tumore: “Mantenere uno stile di vita sano durante e dopo le cure contribuisce a prevenire la ricomparsa della neoplasia, favorisce una risposta positiva alle terapie e migliora la qualità della vita post-trattamenti”.
Antonella Campana, Patient Advocate di Fondazione IncontraDonna, ha sottolineato come il carcinoma mammario sia la forma di tumore più diffusa in Italia, con 834mila persone che vivono dopo una diagnosi. “La sua insorgenza può essere influenzata da fattori di rischio modificabili come il sovrappeso e l’obesità. La prevenzione primaria e la diagnosi precoce sono fondamentali, ma nel nostro Paese l’adesione ai programmi di screening è ancora troppo bassa. Con la nostra campagna intendiamo convincere sempre più donne a sottoporsi alla mammografia, soprattutto nelle Regioni del Sud”.
Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia, ha sottolineato l’urgenza di migliorare l’adesione allo screening mammografico: “La media nazionale di adesione allo screening mammografico organizzato è inferiore al 50%, con punte inaccettabili come l’8.6% della Calabria. È necessario sensibilizzare le donne e facilitare l’accesso ai programmi di screening, migliorando le modalità di convocazione e rendendo omogeneo l’accesso tra i 45 e i 74 anni in tutte le Regioni”.