Lorenza Alagna, la figlia del boss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro, ha avuto il suo primo incontro con il padre alcuni giorni fa nel supercarcere dell’Aquila. Messina Denaro, 61 anni, arrestato il 16 gennaio scorso e affetto da cancro, ha visto la sua figlia di 26 anni, che non è mai stata ufficialmente riconosciuta, all’interno di un braccio blindato del regime carcerario 41 bis. Nel nascondiglio di Campobello di Mazara dove si rifugiava il boss, i carabinieri avevano trovato numerosi messaggi mai spediti alla figlia Lorenza.
Il quotidiano “la Repubblica”, riportandone la notizia, ricorda come il boss abbia manifestato in più occasioni il proprio dispiacere per non aver mai visto la figlia, mai riconosciuta all’anagrafe come sua e che per questo porta il cognome della madre. “Le confido una cosa intima, io non ho mai visto mia figlia. Il destino ha voluto così, come posso io sperare in una favola? Non conoscere i propri figli è contro natura”, scriveva il boss di Cosa Nostra nel 2005 all’ex sindaco di Castelvetrano Antonino Vaccarino. In uno dei covi usata durante la latitanza a Campobello di Mazara, i carabinieri del Ros hanno trovato decine di messaggi che il capomafia scriveva alla figlia, e che non ha mai spedito. In uno di questi, che ha la data del diciassettesimo compleanno della ragazza, diceva: “Ogni mondo ha i suoi demoni diversi da quelli degli altri. Stai lontana dai mondi che non conosci. Io sono entrato in altri mondi al prezzo della sofferenza, ma tu non osare mai, ti prego”.
Messina Denaro si doleva poi della scelta di Lorenza, che pur non avendo mai rinnegato il padre, ha deciso di vivere una vita lontano dalla mafia, e in piena indipendenza, anche dal punto di vista sentimentale. “È cresciuta molto male”, si lamentava il boss di Castelvetrano.